49 minuti...
Data: 19/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: redice2
Ore 7.15
Suona la sveglia del cellulare. Sono ancora sotto le coperte in questo inizio d'autunno. Quanto è piacevole stare al calduccio mentre fuori arriva il primo freddo. Mi stiro come un gatto che fa le fusa, mi giro verso il comodino e prendo in mano il cellulare, tolgo la modalità aereo che metto durante la notte, e mi riconnetto al mondo.
Per prima cosa ecco alcune notifiche su whatsapp, scelgo solo quelle a cui rispondere subito.
Poi mi collego sulla pagina delle ultime notizie, le scorro velocemente, ma le mie dita vanno dopo poco a digitare l'indirizzo di questo sito.
Vediamo se ci sono dei messaggi, e se sono interessanti.
Ve ne sono tre. Ma quello che mi attira subito è il suo. Tra l'altro vicino vi è l'indicazione che in quel momento è online.
^Oggi pomeriggio campo libero. Per te va bene solito posto e solito orario?^
Il cazzo mi diventa subito duro al pensiero della sua bocca e del suo culo. Gli rispondo subito.
^Per me ok. Solito posto e solito orario.^
Lo spedisco subito e non attendo la sua risposta. So bene che se me lo ha spedito è perché ha veramente campo libero, ma soprattutto gli è venuta quella voglia che lui chiama “voglia di maschio e di cazzo.”
Mi alzo di corsa e vado a fare la doccia. Oggi appena uscito dall'ufficio non si torna a casa, o si va in giro, oggi si va al campo...libero.
Ore 17.45
Finalmente è arrivata l'ora della libertà. Saluto i miei colleghi di ufficio.
Prendo la mia borsa e mi incammino con ...
... voglia verso il mio appuntamento.
Il centro della città in cui vivo non è grande, si può raggiungere qualsiasi punto camminando tranquillamente tra la gente, ed infatti dopo una decina di minuti ecco in lontananza il palazzo dove so che mi attende lui. Vedo le finestre, e all'improvviso mi arriva un messaggio su whatsapp.
^Dove sei?^
^Sto arrivando.^
Dopo tre minuti di strada sono davanti al portone di un antico palazzo della mia città. Ridigito su whatsapp.
^Sono sotto.^
Il suono della serratura elettrica mi apre il pesante portone. Lo spingo con forza ed ecco che sono nell'atrio, in fondo vi sono le scale. Le prendo e salgo quattro rampe di scale per arrivare al secondo piano. Trovo, come al solito, la porta del suo studio accostata. Entro e la richiudo alle mie spalle.
Mi trovo così in un corridoio sulla destra del quale si affacciano varie porte. Ma io so dove devo andare. Lui è nella penultima porta a destra. Entro nella stanza e lo trovo, come sempre, fin dal nostro primo incontro, completamente nudo, con indosso solo la sua cravatta. E' disteso sul divano che si trova nell'ufficio. Sta giocando con il suo cazzo duro, ed ogni tanto si ficca un dito in culo dopo averlo succhiato per bene.
Io inizio a spogliarmi e metto i miei abiti su una delle due sedie posizionate davanti alla sua scrivania. Mi tocco il cazzo e piano piano vado verso di lui. Mi posiziono all'altezza del viso e gli porgo il mio cazzo. Lui inizia a succhiarlo con gusto. Tira fuori ...