1. Michela e la babysitter


    Data: 16/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: smithmarcus, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... arrogante. Il ragazzina poi, era detto in tono particolarmente dispregiativo.
    "Sì, ma che ne sa lei che io non abbia qualche impegno?" rispose l'altra sempre con  modi poco accondiscendenti.
    "Beh, quando dici che una sera vieni qui, a lavorare, è ovvio che possano esserci dei ritardi – rispose Michela, sempre più seccata – quindi ora è meglio se prendi i soldi, stai zitta e vai a casa."
    "Beh, non mi dica di stare zitta, eh! Io parlo quanto voglio." rispose quell'altra piccata. Eh già, questa cosa di voler avere sempre l'ultima parola era un difettuccio piuttosto grave della nostra Sonia.
    "Senti, è meglio che vai a casa, prima che mi venga voglia di darti due calci nel sedere." ribattè Michela spazientita. La vedevo parlare infuriata, e seguivo ipnotizzato il movimento delle tettone, che si muovevano al suo respirare.
    Era ovvio che si stesse seriamente rischiando che la situazione degenerasse. Non posso negare che la situazione mi intrigasse. Michela aveva almeno quindici centimetri e venti chili di vantaggio sulla babysitter Sonia, e sapevo che la avrebbe distrutta. Ma sapevo anche che comunque non le avrebbe fatto realmente male. Mi pregustavo già lo spettacolo della mia giunonica dominante moglie, che prendeva quella sfrontata ragazzetta magrolina, se la metteva sulle ginocchia e le faceva diventare il culetto rosso a suon di sculaccioni.
    Nella nostra coppia l'equilibrio era sempre spostato a favore suo. Michela apparteneva a una delle famiglie più ricche della ...
    ... città, mentre io no, e questo le conferiva tra noi un gran potere. Di fatto si faceva sempre ciò che diceva lei, non avevo mai nessuna voce in capitolo, anche perchè, caratterialmente, sono uno molto tranquillo, che lascia fare. Quindi il suo potere economico e il suo carattere dominante l'avevano sempre resa colei che comandava nel nostro matrimonio. E questa sfacciata arroganza la mostrava spesso e volentieri in tutti gli ambiti della vita, non solo in casa. 
    La povera Sonia, minuta e piccolina, le avrebbe prese di santa ragione.
    Così, anche se l'idea mi divertiva, e mi faceva sinceramente un po' eccitare, decisi di intervenire per cercare di salvarla. In fondo era solo una minuta ragazzetta appena ventenne.
    "Buonasera!" dissi con un gran sorriso, cercando di stemperare la tensione.
    "Guarda, è un pessimo momento!" mi ammonì Michela. Era evidente che non avesse nessuna intenzione di farla passare liscia all'impertinente babysitter. La ragazza le stava di fronte, col suo abbigliamento casual, jeans, sneakers e maglietta, che contrastava decisamente con la super sexy camicetta da notte di mia moglie. E non sembrava particolarmente intimidita, anzi pareva quasi annoiata, nonostante Michela torreggiasse furiosa su di lei. E questo, era evidente, stava facendo incazzare ancora di più mia moglie. Dovevo fermarle prima che la facesse a pezzi, d'altra parte, pure se un po' impertinente, era la nostra babysitter.
    "Andiamo.... - dissi con tono conciliante – non mi sembra il caso di ...
«1234...»