LA MIA PRIMA ORGIA - Racconti Erotici

LA MIA PRIMA ORGIA

... ubriacarsi bene bene. Io e la mia amica dopo poco stavamo ridendo come pazze, ci lamentavamo del caldo, del sudore che aveva già impregnato i nostri asciugamani, così ci dissero che forse era meglio �rinfrescarsi� con una doccia. Uscimmo dalla sauna e solo quando ci trovammo sotto il getto di acqua fresca mi ricordai che sotto l�asciugamano ero nuda, ma mi girava la testa, sentivo di avere davvero bisogno di bagnarmi, quando Simone mi si avvicinò e iniziò lentamente ad allentare il telo per farlo scendere giù, non ebbi la forza di reagire, e lo lascia fare. Anja vide me, nuda sotto la doccia insieme a lui, e lasciò fare lo stesso ad Edo. Iniziarono ad accarezzarci sotto l�acqua, ci riempivano di complimenti, che però si scambiavano tra loro: �che belle bimbe che sono, vero Edo? Questi fianchi così stretti, il culetto bello sodo�� �eh sì, senti che pelle liscia� queste tettine così ritte�proprio due bei bocconcini, � non saprei proprio quale scegliere�� �e dove sta il problema? � e ridevano� non avevo ancora capito cosa intendevano, sentivo solo le mani forti di Simone che scorrevano sulla mia pelle, sulle mie spalle, scendevano giù fino al sedere, quel sedere a mandolino che di solito lasciavo toccare solo dopo diverse settimane di corteggiamento, lo accarezzavano piano, poi lo serravano tra le dita e lo stringevano forte, sentivo la sua lingua risalire lungo il mio collo fino ad arrivare alle mie labbra morbide, insinuarsi dentro la mia bocca, frugarla famelicamente, ...

... mentre il cotone del suo asciugamano, ancora legato in vita, premeva sempre più forte contro la mia pancia. A poca distanza da noi, anche Anja stava baciando Edo, lui si appoggiava con tutto il corpo contro di lei, apoggiata alla parete� Poi dissero che era l�ora di un bagno, entrarono nell�idromassaggio, e soltanto dopo essersi seduti si sfilarono l�asciugamano dalla vita. Eravamo tutti e 4 completamente nudi, ma le bolle e la schiuma dell�acqua non facevano intravedere quasi niente. Ci incitavano a brindare di continuo, facendo passare la bottiglia di spumante da una bocca all�altra, e durante uno di questi passaggi, Edoardo mi si avvicinò e iniziò a baciarmi con furia. Per un istante rimasi bloccata da quel cambiamento inaspettato, un attimo prima mi stavo baciando con Simone� vidi con la coda dell�occhio che Simone faceva altrettanto con Anja, poi sentii la mano di Edo che sott�acqua cercava la mia, me la prese e se la portò sull�uccello, che era già duro. La ritrassi istintivamente, concedere una sega era un lusso che i nostri ragazzi si conquistavano dopo diverse uscite, ma lui me la riportò con forza sul suo cazzo e guardandomi negli occhi mi disse: �senti ragazzina, siete qui da sole con due fotomodelli, non vorrai sprecare un�occasione così, che non ti ricapiterà mai più? Adesso smetti di fare la bambina, fai la brava e obbedisci, ok?� . Il tono della voce aggressivo non si accordava affatto a quel volto d�angelo, ma io, imbarazzata, in soggezione e confusa dall�alcool, ...