Smarrito e senza vitalità
Data: 22/01/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... per farmi indurire il cazzo. La sua bocca carnosa era un invito innegabile e lampante per i miei pensieri, visto che scaturiva sesso in ogni parte, nonostante la guardassi era veramente piacevole: il suo modo di parlare, di muoversi e di camminare era un erotismo allo stato puro. Nonostante ciò, non mi era mai piaciuta realmente a fondo, perché Susi, la mia ragazza, era molto meno provocante e probabilmente anche meno bella, però sino la sera prima aveva il fascino dell�animo e dello spirito incontaminato perlomeno per me. Quando guardavo Susi vedevo la madre dei miei figli, la compagna con cui invecchiare, non vedevo soltanto sesso, ma affetto, amore e presenza.Pensando a tutte queste sfumature il dispiacere e la rabbia m�assalì di nuovo, cominciai a comunicare con un tono di voce mieloso, rauco e sensuale, non la feci mai sedere, perché volevo che capisse fin da subito che avrei voluto scoparla lì. Guardai l�orologio, erano le nove e quaranta, m�avvicinai, posai le mie mani sui suoi seni e nello stesso tempo le diedi un bacio infuocato e persino rabbioso. Le alzai la gonna andando direttamente sul piccolo lembo di stoffa a difesa del suo pube, spinsi forte sul suo monte di Venere e subito dopo entrai con le dita per cercare il suo miele: lei era certamente pronta per farmi entrare dentro di lei. L�entrata decisa delle dita le fece piegare le ginocchia, visto che un gemito soffocato nella mia bocca fu l�unica resistenza che trovai, così afferrai la sua mano facendogliela ...
... appoggiare sulla cerniera dei pantaloni, giacché il gonfiore che avvertiva era tutto un programma.Nel momento in cui le mie dita violavano il suo fiore, sentii la cerniera scendere e il mio cazzo fu stretto da una mano calda. Patrizia cominciò a muoverla per tutta la lunghezza del mio membro donandomi brividi di piacere estremi, poi sapere che a momenti Susi sarebbe entrata e avrebbe visto la sua amica scopare con me, mi donava nel contempo un eccitamento anomalo, insolito e a tratti pazzesco. Cattiveria, crudeltà, durezza e sadismo: forse erano le parole di quella giusta miscela, tuttavia erano dei termini che fino alla sera prima non avevano mai fatto parte di me. A quel punto spostai Patrizia portandola al centro della stanza, là accanto c�era un tavolo vecchio ricoperto con un drappo verde, il suo vestito rosso contrastava con quell�arredamento: io l�invitai a sedersi sopra e misi le mie gambe tra le sue, feci scendere le spalline del vestito e misi in libertà i seni, giacché quei capezzoli tesi erano il segno visivo e innegabile del suo eccitamento. Il vestito sollevato sui fianchi metteva in mostra le gambe abbronzate, il perizoma rosso con gli orli ricamati era veramente uno spettacolo, tuttavia resistette soltanto il tempo d�essere strappato dal mio desiderio.Io la guardai negli occhi e m�immersi nella sua passionale e pelosissima fica entrando facilmente dentro di lei: le sue gambe s�attorcigliarono attorno alla mia schiena e iniziarono a darmi calci focosi quando io mi ...