1. Smarrito e senza vitalità


    Data: 22/01/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... spingevo in modo deciso. Io percepivo la risonanza dei testicoli scontrarsi con i suoi folti peli, le sue mani stringevano forte i miei capelli. Noi avevamo smesso di baciarci, il sudore bagnava i nostri vestiti, le parole diventavano infuocate, lascive e sboccate, le frasi sempre più sconce, oscenamente licenziose e volgari. Io le misi una mano sulla bocca per non farla urlare, adesso era giunta era l�ora di Susi. La porta s�aprì in maniera silenziosa, ordinatamente la vidi entrare, il suo sorriso divenne repentinamente una maschera di cera. Io avevo organizzato tutto in modo tale che in una frazione di secondo lei vedesse e avesse un�esplosione visiva al massimo. Quando la vidi entrare uscii completamente da Patrizia e poi guardandola mi spinsi completamente nel suo fiore aperto. Patrizia aveva gli occhi chiusi, dato che non si era accorta di Susi, sino a quando non l�aveva sentita urlare.In quel preciso istante vidi comparire l�angoscia, l�avvilimento e la disperazione completa nei ...
    ... loro occhi e improvvisamente mi resi conto di quello che avevo compiuto. In maniera composta girai con accortezza Patrizia nascondendola agli occhi di Susi facendole cadere il vestito, dopo uscii da lei rivestendomi. Susi restò visibilmente attonita, era rimasta concretamente impietrita, effettivamente sconcertata e assai turbata davanti a quella scena, giacché solamente le lacrime facevano intuire che era diventata una statua vivente.Il sapore della rivincita, di quella vendetta divenne aspra, brusca, cattiva e poi infine amara, molto cocente e spiacevole. Io afferrai sgarbatamente Susi conducendola nell�adiacente sala, dal momento che sembrava seriosamente distrutta, manifestamente accigliata, persa, svuotata e senz�anima. La feci freddamente e ruvidamente accomodare spiegandole il perché e il gesto di quella cattiveria e di quella tale malvagità.Patrizia nel frattempo era sgusciata in silenzio, lasciandoci nel nostro assoluto, insopportabile e radicale imbarazzo.{Idraulico anno 1999} 
«1234»