Lo Specchio
Data: 23/01/2018,
Categorie:
Lesbo
Trans
Altro,
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... lentamente la sua armatura luccicante, indebolendo quel modo di essere così spavaldamente naturale e fine a se stesso. Il primo era Davide.Davide era, da qualche mese oramai, il “ragazzo” di Laura. I due si frequentavano, uscivano insieme, si baciavano. Non era la prima volta che ne avesse avuto uno ma, questa volta, Laura esitava nel liberarsi del suo compagno, nonostante fossero passati mesi dal loro primo appuntamento. Il vantaggio di Davide, la qualità che gli aveva permesso di resistere tutto quel tempo era sua totale e completa inutilità. Davide non aveva nulla di eccezionale, non si ribellava mai, non fiatava se non interpellato; fisicamente era magro e minuto, sessualmente era poco più che un giocattolo ed era di compagnia quanto un muro. Queste qualità, per quanto potessero sembrare terribili afflizioni, rendevano il ragazzo gradevole a Laura che, già troppo occupata ad amare se stessa, non poteva certo permettersi di affezionarsi ad altri. Davide, quindi, le faceva comodo: l’unica cosa che doveva fare per assicurarsene la fedeltà totale era concedergli qualche piccolo e breve favore sessuale e lui, in cambio, sarebbe stato il suo cagnolino.Proprio la presenza di Davide, aveva suscitato in Laura un dubbio, il secondo piccolo difetto nella suo brillante e sfacciato modo di affrontare la vita. Il pensiero giunse a laura una sera a casa sua mentre, dopo aver guardato un film con il fidanzato, ella stava, come spesso capitava, compiacendolo, passando le labbra ...
... lentamente e noiosamente sul suo membro, indurito ma ancora piuttosto piccolo. Non la infastidiva farlo contento le sere, dopo un film guardato in silenzio, anzi, sapere di dare tanta gioia ad una creatura che mai, in altre condizioni, si sarebbe potuta permettere una donna come lei, la faceva sentire socialmente appagata, come se avesse fatto una buona azione. Mentre la sua lingua si arrovellava intorno al misero membro del compagno, Laura prese ad immaginare, pensare, meditare e, mentre le prime gocce di sperma le riempivano la bocca, ebbe, improvvisamente, un’epifania.Qualcosa le mancava, qualcosa di importante, qualcosa che l’avrebbe completata. Nonostante tutti gli uomini e le donne con cui era stata, nonostante avesse finalmente trovato qualcuno la cui compagnia era tollerabile, nonostante lei fosse tutto ciò di cui pensava di aver bisogno, Laura comprese improvvisamente che voleva, necessitava, desiderava disperatamente qualcosa di più. Non sapeva cosa questo potesse essere ne come ottenerlo ma, deglutendo il seme del compagno, che squittiva di piacere come un topolino, Laura comprese che un misero servo che le chiedesse solo un pompino ogni tanto per fare quello che lei desiderava non era tutto ciò che lei potesse volere.Quella stessa notte, mentre Davide dormiva, rannicchiato come un gatto nel letto, Laura si alzò, colta dall’improvvisa necessità di contemplare se stessa e si mise in piedi davanti allo specchio.“Come sei bella…” pensò, passandosi le mani sul corpo da sopra la ...