1. La voglia (punti di vista di due menti travolte dalla lussuria)


    Data: 24/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82

    ... teneva sbottonata in modo generoso.
    
    Quando era salita io avevo già trovato dove sedermi, la vidi attendere che si liberasse un posto da dove i nostri sguardi potessero incrociarsi con facilità.
    
    Occupavo l'ultimo seggiolino della fila, Lucia non sedette di fronte a me come aveva fatto altre decine di volte, ma si mise alla mia sinistra seduta sulla coppia di sedili che erano posizionati di fianco alla porta del vagone perpendicolari al senso di marcia.
    
    Da quella posizione per guardarla dovevo girare leggermente la testa, e questo lei lo sapeva bene, le sue gambe non stavano ferme un attimo, accavallandosi in un malizioso gioco che mi regalava scorci di lei tra le ombre della metro e le sagome di chi le passava davanti per scendere.
    
    Poi il treno uscì in superficie ed il sole proiettò maliziosamente i suoi raggi sulla sua pelle nuda.
    
    Dove le autoreggenti lasciavano spazio alla carne la sua pelle rifletteva le luminose lame di luce offrendomi uno spettacolo osceno.
    
    Le sue gambe con i tacchi appoggiati al tubo metallico che faceva da poggiapiedi al sedile erano aperte in modo provocante, dal finestrino la luce filtrava pennellando tra le sue cosce i colori del suo sesso, offrendomi lo spettacolo della sua fica rasata che ammiccava oscena da sotto la gonna.
    
    Mi sentivo eccitata, sentire gli occhi di un uomo addosso mi provocava degli intensi brividi di piacere, ero sempre stata maliziosa ed esibizionista, e quella mattina quando avevo deciso di lasciare le ...
    ... mutandine nel cassetto lo avevo fatto con uno scopo ben preciso.
    
    Quel uomo bello è inquietante era diventato prima un enigmatico compagno di viaggio, poi un abitudine ed alla fine una tentazione alla quale non avevo più nessuna intenzione di resistere.
    
    Tenevo le gambe socchiuse, sapevo che il suo sguardo cercava tra le mie cosce sfamandosi della mia morbosa nudità, fermata dopo fermata l'ufficio si avvicinava ed io ero sempre più risoluta nell'idea di farlo impazzire dal desiderio.
    
    Le porte si aprirono alla fermata dell'ospedale, un torrente di varia umanità si riversò nel vagone riempiendolo completamente.
    
    Lo vidi lasciare il posto ad un anziana signora che era appena salita, da prima pensai ad un gesto di gentilezza ma quando si mise davanti a me con il corpo appoggiato a pochi centimetri dalle mie gambe capii che era stata solo una scusa.
    
    I miei occhi cercarono i suoi da sotto gli occhiali da lettura che indossavo, poi lentamente reso invisibile dalla massa e dalla confusione il mio piede andò a cercare lentamente il suo polpaccio.
    
    Mentre ne percorrevo la lunghezza potevo sentirne il vigore, davanti ai miei occhi i suoi pantaloni si erano gonfiati spudoratamente facendomi gustare le proporzioni di un asta davvero fuori dal comune.
    
    Vidi le due signore sedute dietro Lucia alzarsi e ne approfittai per sedermi dietro di lei, ero nell'ultimo sedile, nascosto dalla fila dove lei stava seduta, da lì potevo gustare il suo collo esile e i lineamenti eleganti, mi ...