1. Un angolo d'Oriente nell'Oltrepò Pavese - parte 3


    Data: 24/01/2018, Categorie: Etero Autore: DukeGB

    Il mio bacio con Suki rimase… casto. Lo so… con una meraviglia così, perlopiù a disposizione, il non approfittarne era veramente stonato, anche se era pur sempre un bel premio per chiunque, ma avevo un impegno da portare a termine e non potevo perdere altro tempo, ma con che difficoltà. Al termine del lungo bacio voglioso dove le ebbi esplorato la bocca, le accarezzai il viso e vidi lei che mi guardava con occhioni interrogativi, le sorrisi e feci capire che dovevo lavorare perché per me voleva dire guadagnare qualche soldino. Lei annuii comprensiva e con un sfioramento di labbra mi disse : “tu piace tanto”, gli risposi:” anche Suki a me” Se a questo punto tirate un profondo sospiro capirete il mio stato d'emozione. Ero oramai arrivato al termine del recupero di tutti i dati utente sul computer quando giunse nello studio Evaristo che mi apostrofò prima con un :”come va?” e subito dopo :”ti va un break?” Solo allora mi accorsi di quanto tempo fosse trascorso, e dunque accettai ben volentieri. Scesi a pianterreno con il mio ospite, vidi che le ragazze non c’erano, passi per Aiko che immaginai stanca dalla recente sessione d’amore, ma non vidi nemmeno Suki. Sorseggiammo una bevanda fresca seduti all’esterno sui divani, parlando del più e del meno quando Evaristo mi informò di una specie di festa che si sarebbe svolta a breve a casa sua. Ed inaspettatamente mi chiese se fossi stato disponibile ad organizzare la parte suoni e luci della festa vista la repentina dipartita degli ...
    ... addetti che avevano dato forfait. Mi informai maggiormente su cosa avrebbe voluto ma rimase vago, dicendo che avrebbe lasciato carta bianca, specificando solo che buona parte dei partecipanti sarebbero stati giapponesi e quindi dovevano essere messi a propro agio come sentirsi “a casa loro”.Non avevo mai organizzato praticamente uno spettacolo, avevo si dato l'appoggio tecnico Gli risposi che le uniche mie conoscenze erano lui e le ragazze. Mi disse di non preoccuparmi ve ne sarebbero stati altri nella mia stessa condizione. La data era ancora da stabilire, ma appena saputo il giorno d’arrivo di alcuni suoi clienti giapponesi che avrebbero portato : ”carne fresca”, sue precise parole, il tutto sarebbe stato organizzato sin nei più minimi dettagli, “alla giapponese” come mi spiegò poi. Vedendo ancora il mio tentennamento mi chiese se sapevo cosa fosse un body sushi anche se intuitivamente già conosceva la risposta, che gli confermai con un :” cosa sarebbe?”. Una vaga idea ce l’avevo, ma dopo le spiegazioni da parte di E. risposi che avevo visto si alcuni articoli sul web su questo tipo di pranzo, che si svolge sul corpo nudo di una ragazza possibilmente giovane, distesa nuda, che funge da vassoio per tutte le pietanze, e rimane immobile sino al termine del pasto. Ma, aggiunse, a differenza dei body-sushi tradizionali che si svolgono nel privato in giappone con l’impossibilità per gli estranei di parteciparvi, assieme ad alcuni suoi più fedeli clienti avevano elaborato una ...
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