1. Un angolo d'Oriente nell'Oltrepò Pavese - parte 3


    Data: 24/01/2018, Categorie: Etero Autore: DukeGB

    ... variante molto più estrosa ed appetitosa che mi sarebbe senz’altro piaciuto.Inoltre per il dopo pranzo aveva in mente uno spettacolo introvabile in occidente, ma che voleva preparare per i suoi ospiti. Incuriosito da tutte queste usanze orientali accettai favorevolmente con grande gioia del mio ospite. Gli ricordai che ero lì per un preciso incarico e volevo portarlo a termine nel miglior dei modi. Evaristo, fattosi improvvisamente serio si complimentò con il mio metodo di lavoro apprezzando il mio impegno, non riuscii a trattenermi dal rispondergli che era il mio lavoro e dunque il mio guadagno. Mi rispose solamente guardandomi in silenzio. Tornai nello studio a completare il controllo generale sulla prima parte del lavoro ed iniziai a prepararmi il tutto in vista della reinstallazione del giorno successivo. Soddisfatto del procedere pensai inoltre di fare una copia di backup su DVD di tutti i dati recuperati, non si sa mai. La masterizzazione per essere precisa si sa è alquanto lunga soprattutto quando vi sono vari giga da mettere al sicuro, così attendevo il lontano termine con la pazienza di giobbe quando giunse Suki. Si sedette sul divano, la osservai sorridendole, aveva un’aria strana quasi stanca, glielo chiesi e mentre lei mi rispondeva vagamente di sì, capii che aveva appena fatto l’amore, i capelli un po’ in disordine l’espressione ancora trasognata di lei, il poco parlare di Suki, cosa anomala. Mentre la osservavo pensando tra me e me che era proprio un bel ...
    ... bocconcino, Suki alzò lo sguardo e mi chiese se mi piacessero le ragazze giapponesi. Non le dissi esattamente il mio pensiero ma con un giro di parole le feci capire che mi hanno sempre messo il fuoco nelle vene e quando ne vedo una gli farei, gli farei.... cosa non gli farei.A bruciapelo le chiesi quasi sussurrandolo se avesse fatto l’amore. Prima di rispondere Suki mi guardò a lungo rispondendomi dopo un po’ con un sussurrato :”si”. Gli dissi :” piacuto?”, ma lei non mi rispose, abbassò lo sguardo, un po’ colorita in viso e mi sorrise. “Guarda che mi fa piacere se sei stata felice” gli dissi. Andai a sedermi a fianco a lei, le passai la mano sulla spalla e la feci adagiare di schiena sulle mie gambe, Suki continuava a fissarmi con sguardo interrogativo. Mi chinai a baciarla e poco prima che le nostre labbra si toccassero vidi che aveva dischiuso la bocca e chiuso gli occhi. Lo interpretai come un segno di sottomissione, di offerta, così, lentamente e delicatamente la mia mano s’incuneò tra le sue ginocchia. Sentii un suo sussulto al momento in cui la sfiorai, non si aspettava che la toccassi? pensai tra me e me, ma proseguii comunque.Sempre baciandola dolcemente, con il pollice e l’indice forzai le sue ginocchia ad aprirsi. Come un’intesa tra amanti lei si aprì a me, allargò le cosce con naturalezza quasi con desiderio, ed io accarezzandole l’interno di una e poi l’altra, risalivo con esasperante lentezza l’interno dalla pelle così delicata e bianca. Sentendo il solletico della ...