Scarlett Grey: Perversione Oscura
Data: 26/01/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu
... all'altare deciso a ritornare sui suoi passi, quando "qualcosa" lo spinse alle spalle, con forza. Impreparato, perse l'equilibrio e cadde in avanti. Si voltò disorientato e poi, tirò un sospiro di sollievo.«Ho sfiorato l'infarto, stronza!» Esclamò imbestialito.La ragazza incrociò le braccia e lo fissò dall'alto, divertita:«Mi sembrava il minimo, visto quello che hai detto di me. Così impari; certe osservazioni potresti tenerle per te. » poi, cambiando repentinamente atteggiamento, aggiunse, «Però hai visto che posto pazzesco? Avrà almeno cento anni...»Mark, si tirò su alla svelta, cercando di spolverarsi le maniche della camicia a scacchi blu e bianchi:«Centoventi per l'esattezza. Non hai visto la data incisa su ciò che rimane del frontespizio? Sì, non male, devo ammetterlo, un posto assai intrigante, e...»«E... cosa?»«E grazie per avermi fatto scoprire questo posto.»«Leggi troppi libri dell'orrore.» disse Kate, stuzzicandolo come al solito.«Riesci a immaginare quanta storia, quante vite son passate da questa chiesa, in tanti anni?» disse Mark, infervorato.«A giudicare dalle scritte sulle pareti, anche molte teste di cazzo!»«Quella roba è magia nera. Meglio non scherzare con queste cose...»«Non credo alla magia, di qualsiasi colore, e non credo nemmeno al "teletrasporto", sarà il caso di rientrare, prima che faccia buio.» S'incamminarono decisi verso il vecchio portale. Erano quasi in prossimità dell'uscio, quando l'anta malsicura, slittò su se stessa e si richiuse con ...
... fragore. Mark, preoccupato e sorpreso, indietreggiò.«Hai...hai visto?» Farfugliò allarmato. «Com'è possibile? Non c'è un alito di vento.» Si avvicinò alla maniglia e la strattonò con forza.La ragazza, in maniera del tutto incomprensibile, scoppiò a ridere e Mark si voltò vero lei irritato.«Cosa cazzo ci trovi di divertente me lo spieghi? Questa vecchia porta si è bloccata! Non c'è anima viva, intorno... come usciamo?»«Su Mark, non essere così turbato. Dopo tutto, avremo la possibilità di starcene un po' insieme, soli soletti.»Il giovane la guardò come se quelle parole le avesse profferite un'aliena.L'aveva davvero sentita pronunciarle? Sembrava diversa, persino la voce aveva acquisito un timbro anomalo.«Divertente davvero! Sai che ore sono? Ci rimangono a occhio e croce, un paio d'ore di luce. Dobbiamo affrettarci, altrimenti ci toccherà passare la notte in questo buco di merda!»Lei, con strafottenza, ancheggiò lentamente sino all'altare; saltò sopra il piano di granito e gattonò un po', sinuosa come un felino. Accovacciandosi, l'abitino di maglina bianco si sollevò evidenziando i fianchi generosi e il bordo degli slip di pizzo. Sorrise maliziosa e, con l'indice, lo invitò a raggiungerla.Mark s'inumidì le labbra arse:«A che gioco stai giocando?» Chiese serio. «Non sono in vena di certe cazzate, adesso.»«Io sì.» Sussurrò lei lasciva. «Sono tutta per te. Cosa aspetti? Vieni a prendermi.»Il ragazzo deglutì a vuoto. Era chiaro che la sorellastra lo stava prendeva in giro e, viste le ...