1. L'autobus hot


    Data: 26/01/2018, Categorie: Etero Autore: mirkomatto

    Mi chiamo Valentina, e quanto vi racconto mi &egrave accaduto pochi mesi fa. Sono una studentessa di lettere di Brescia, ma studio e vivo a Bologna, la città dei divertimenti per eccellenza. Quel martedì mi recai alle lezioni come tutte le mattine. Era una mattinata di fine aprile e, decisi di mettere una minigonna molto sexy, anche se non volgare ed eccessivamente appariscente, che solitamente riservavo per le serate in discoteca con i miei amici. Come al solito presi un affollatissimo autobus per raggiungere il centro città, e come al solito non trovai alcun posto da sedere. Eravamo tutti pressati l�uno addosso all�altro, quando improvvisamente sentii una mano toccarmi il sedere, prima leggermente, poi in modo sempre più deciso. Un po� per la sorpresa ed un po� perché� non saprei dirlo neanche io, non dissi niente, volendo vedere fin dove si sarebbe spinta quella mano. Nel frattempo provai a girarmi per vedere a chi appartenesse, ma notai due persone, uno il solito studente alternativo con i capelli rossi, l�altro un signore distinto sui quaranta, e mi venne subito spontaneo pensare subito al ragazzo come all�autore del gesto. La mano intanto si faceva sempre più insinuosa, e dopo aver cominciato ad accarezzarmi una gamba, riuscì ad infilarsi sotto la gonna. Inutile dire che ero bagnatissima, quella mano mi stava facendo impazzire. Ad un certo punto, la mano raggiunse le mutandine e, dopo averle accarezzate, percependo così senza dubbio l�umidore della mia passerina, ...
    ... infilò un dito dentro, �centrando� subito il mio buco delle meraviglie. Per poco non lanciai un grido, mentre il fantomatico personaggio cominciava un energico ditalino alla mia eccitatissima passera. Mentre muoveva velocemente su e giù il dito, cominciò anche a sfiorarmi il clitoride e a quel punto venni immediatamente. Il mio volto sicuramente esprimette il mio godimento, ma riuscii a mordermi le labbra senza lanciare urletti equivoci. Le gambe mi si fecero di colpo molli, ma questo non fu un problema, perdere l�equilibrio in mezzo a tutta quella gente pressata era pressoch&egrave impossibile! Di colpo, dopo essere venuta, tornai alla realtà, e mi accorsi che dovevo scendere due fermate prima. Così, mi �liberai� della mano che mi aveva appena fatto godere e scesi a forza di spintoni dall�autobus, senza neanche sapere in questo modo chi fosse stato a farmi il ditalino. Appena scesa, mi incamminai velocemente verso la mia facoltà, ma dopo neanche cento metri mi sentii toccare ad un braccio. Mi voltai e per poco non urlai dallo spavento, era l�uomo distinto che era dietro di me sull�autobus, era stato lui allora! �Ciao, non voglio spaventarti, semplicemente ti ho notata sull�autobus e non ho potuto restarmene con le mani in mano. Mi sembra che non ti sia dispiaciuto affatto comunque�. Il suo tono era molto cordiale, così risposi tranquillizzata: �Sì, ma non si monti la testa, non sono certo una sgualdrinella che va in giro a farsi sedurre dal primo che incontra sull�autobus, quello ...
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