1. L'autobus hot


    Data: 26/01/2018, Categorie: Etero Autore: mirkomatto

    ... che &egrave successo adesso &egrave stato solo un caso, anche se &egrave stato davvero molto piacevole. Ora mi scusi, ma devo proprio andare!�. L�uomo però mi fermò: �ne sono convinto, non volevo certo offenderti. Ti lascio in ogni caso il mio biglietto da visita, spero mi chiamerai, non si rifiuta mai una cena in un elegante ristorante. E non voglio nulla, semplicemente andare a cena e stop. Che ne dici? Va bene, ora devo scappare, ciao!�. Non credevo avrebbe parlato così, mi aspettavo sarebbe stato più �maniaco� a parole. Lessi il biglietto da visita, dove c�era scritto che si chiamava Michele ed era un operatore di borsa. Pensai comunque di non chiamarlo. Tutta la settimana in ogni caso non potei fare a meno di ricordare quell�incontro, e mi sparai più di un furioso ditalino ripensando a quello che era successo. Così, dopo una settimana lo chiamai, e fissammo un appuntamento davanti ad un cinema nel centro città. Michele era molto simpatico e alla mano. Vedendo uno così mi sarei aspettata che avrebbe parlato tutta la sera di lavoro, o, ripensando a quanto mi aveva fatto, che quantomeno sarebbe stato più intraprendente. Invece, consumammo una cena deliziosa in un ristorantino appena alle porte della città, raffinato ma non eccessivamente elegante. Arrivati al dessert, gli dissi: �guarda, mi sto trovando molto bene con te, magari ricominciamo da capo, non pensiamo più a quello che &egrave accaduto in autobus�. Lui sorrise gentilmente, e rispose che era assolutamente ...
    ... d�accordo, quello era stato un errore, un raptus di libidine, e non sarebbe dovuto ricapitare. Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che, mentre diceva questo, cominciò ad accarezzarmi lungo il ginocchio (portavo una gonna leggera che mi arrivava poco sopra il ginocchio, decisamente primaverile) e pian piano risalì fino all�attaccatura delle mutandine. Era sconvolgente come riuscisse a parlare normalmente di come non avrebbe più fatto quelle cose, e contemporaneamente facesse l�esatto contrario. In ogni caso la situazione cominciava a piacermi, era davvero molto intrigante, per cui non dissi niente e lo lasciai fare. Ad un certo punto mi disse di togliermi le mutandine. Lì per lì rimasi stupita, poi decisi di accontentarlo e mi recai alla toilette, dove mi tolsi le mutandine e le infilai nella borsa. Ero bagnatissima quando tornai al tavolo. Appena seduta lui ricominciò il suo lavoretto sotto la tovaglia. Poi, lo vidi prendere una forchetta pulita e infilarla sotto la tavola. Una sensazione sgradevole di freddo arrivò alla mia passerina. Gli dissi di smettere, ma lui ignorandomi completamente proseguì nella sua opera. Mi sfiorò leggermente il clitoride e successivamente infilò lentamente la forchetta (non dal lato dei denti!) nella mia passera. Prima lentamente, poi sempre più velocemente, cominciò un delizioso su e giù che mi portò rapidamente all�orgasmo. Ancora sconvolta, pensando a come ricambiare, vidi Michele che chiese il conto e disse di andare. Mi chiese di andare ...