-
Ma che bel castello....
Data: 27/01/2018, Categorie: Etero Lesbo Dominazione / BDSM Autore: DukeGB, Fonte: RaccontiMilu
La marchesa di Pompadur ritornò alla villa tenendo il suo cavallo al passo anzi al canter.Il canter come la maggior parte di voi lettori ben saprà, è quel particolare tipo di andatura del cavallo che sta tra il passo ed il trotto. Avendo bardato il cavallo con la sua sella preferita, quella con il vibratore incorporato, la marchesa oramai esausta tenne quel particolare passo che minimizzava la penetrazione data dal movimento della cavalcata. Non voleva sfiancarsi troppo per quel giorno avendo in mente altre occupazioni che le avrebbero sicuramento sfibrato le sue energie.Quella mattina la sua colazione era stata particolarmente abbondante aveva abusato di wurstel e banane e le carote ahimè le dovette assumere spremute. Avendo così fatto un pantagruelico pieno di energie le poteva sperperare in ciò che era la sua massima passione: cavalcare!.Arrivata che fu, preferì optare per l'argano per scendere dal cavallo.L'argano altro non era che una imbracatura fatta di cinghie le cui due principali avevano il compito di cingere le cosce mentre le restanti avviluppavano il busto, ed il tutto agganciato ad un argano azionato da uno dei stallieri preferiti dalla marchesa, la sollevo con estrema facilità dal cavallo, rimanendo poi sospesa a mezz'aria, in attesa del “ leccatore “.Unico rumore che si sentì durante l'operazione fu quando estraendosi dal vibratore della sella si sentì distintamente un PLOP ! dato dal risucchio sul fallo irrorato dalle sue venute.Il leccatore, un giovine ...
... ragazzotto di campagna, il suo preferito, aveva il compito dopo le sue cavalcate di leccarle per bene tutto il suo basso ventre onde asportare ogni stilla del suo nettare. Va da sé che l'essere scelto per questo compito portava egli maggior punteggio della sua valutazione, oltreché dargli il sommo piacere di leccare una passera di nobile casata.Finito che ebbe il suo compito, la Marchesa fu depositata a terra con delicatezza, dove una delle cameriere personali, una giovinotta carina e di bell'aspetto, l'aiutò a disfarsi dell'imbracatura e l'accompagnò nelle sue stanze. La Marchesa si accorse solo allora dell'avvenenza della giovine, e chiestole il nome lo memorizzò pensando di poter usufruire della ragazza per alternarla al suo leccatore, sarebbe stato un grazioso diversivo di tanto in tanto l'aver la giovine a leccarla oltreché far andare su di giri lo stalliere addetto all'argano. Il solo pensiero la ringalluzzì invogliandola ad essere già al giorno successivo.Si fece preparare un bagno tiepido ove avrebbe sonnecchiato per un po' prima del massaggio ed asciugatura da parte della cameriera.Una ventina di minuti dopo il sonnellino ristoratore la cameriera entrò nell'ampia sala da bagno e si prodigò a massaggiare con una spugna naturale l'intero corpo della marchesa. Sapeva bene la ragazza che tutte le mansioni subivano un valutazione in fatto di punteggio che la potevano far accedere ad incarichi più qualificati.Inoltre la sua origine elvetica ben la predisponeva nell'accudire ...