1. Abrazo


    Data: 28/01/2018, Categorie: Etero Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... porno.
    
    Ci sedemmo a un microscopico tavolino da due che dava sulla pista da ballo. La superficie nera laccata appariva sporca e logora, e ci volle quasi mezz’ora prima che qualcuno si degnasse di passarvi una spugna. Benchè nella Milonga fosse vietato fumare, quasi tutti si facevano una sigaretta nel piccolo cortile antistante, tra una tanda e l’altra, diffondendo nell’aria un odore di nicotina di seconda mano che si appiccicava alle pareti e ai vestiti.
    
    La musica, per lo meno, era bella e varia. Brani di Di Sarli e Pugliese si alternavano con le divagazioni di Piazzolla e gli esperimenti dei Gotan Project. Rimasi ad ascoltare quella musica che tanto amavo, a dispetto di tutte le delusioni che di volta in volta mi riservava. Anna percepì la mia aria assorta, quasi incantata, e rimase in silenzio per diversi minuti, lasciandomi assaporare le note.
    
    Ordinammo due Mojito e cominciammo a chiaccherare. Gli argomenti non mancavano, soprattutto perché Anna era reduce da una delle sue periodiche delusioni sentimentali, stavolta con un collega del suo studio legale.
    
    Se mai era esistito un talento per le relazioni insoddisfacenti, Anna ne era il nume tutelare. Nulla di umiliante o violento, intendiamoci.
    
    Non era mai finita all’ospedale, né aveva mai dovuto negoziare il rilascio del proprio fidanzato con uno spacciatore di crack in un angolo della Stazione.
    
    Semplicemente, trovava sempre il modo di annoiarsi, di quel genere di noia che pian piano si divora tutto, ...
    ... passione, amore, rispetto.
    
    La ascoltai pazientemente, ma senza guardarla.
    
    I miei occhi erano stati rapiti da una visione di estatica bellezza. In un angolo della pista, lontano dal centro animato ove goffi esibizionisti provavano improbabili figure, una coppia metteva in scena una poesia.
    
    Fui colpita dall’armonia del loro movimento. L’uomo seguiva i dolenti, trascinati movimenti dei violini, mentre la donna volteggiava su se stessa al ritmo del bandoneon, mordendo con i tacchi il logoro pavimento di quercia.
    
    Il maschio mi colpì in particolar modo. Era di statura appena media, un fisico asciutto inguainato in un paio di pantaloni neri e una camicia con collo alla coreana, anch’essa nera. A differenza di altri ballerini, non annaspava in cerca di spazio, non traeva gratificazione dall’elaborare figure appariscenti. Al contrario, sembrava totalmente concentrato sulla conservazione del proprio asse. Era un centro di gravità, attorno al quale la donna ruotava come un satellite impazzito. L’unione di quella figura maschile poderosa e inamovibile con quella donna dinamica e leggiadra mi investì con vibrazioni erotiche. La mia pelle si sollevò e i capezzoli si irrigidirono come sferzati da una brezza oceanica.
    
    Indicai ad Anna la coppia, ma non ne fu impressionata.
    
    “Lui è troppo statico” commentò.
    
    “È stupendo” dissi più a me stessa che a lei.
    
    Era difficile coglierne i lineamenti nella penombra della sala, ma sembrava avere un viso virile e al tempo stesso altero. Una ...
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