1. Scopata in alto Mare


    Data: 28/01/2018, Categorie: Etero Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... Sì, ho provato in francese perché ho visto la bandierina sulla tuta… Difficile riconoscere la mia nazionalità allo stesso modo, visto che sono nuda! OK, se Bertrand è qui, vuol dire che sta cercando la stessa cosa che sto cercando io; e visto che è sfuggito a Eva, vuol dire che tocca a me spremergli quello che sa. Scivoliamo sotto costa finché non mettiamo i piedi a terra e chiacchieriamo un po’. Gli faccio credere di essere sensibile al suo charme d’oltralpe e gli sorrido ammiccante… Facciamo amicizia. La Serenissima è subito dietro la punta sud est di Dragonada, a meno di cinquecento metri: gli va un drink? Mi arrampico per prima su per la scaletta, sculettando un po’ per fargli osservare bene la merce, poi lo aiuto a liberarsi dell bombole. Non faccio nessun tentativo di coprirmi: ormai tanto mi ha vista anche troppo bene… Sì, gli piaccio: gli si legge in faccia. Meglio così. Anche lui non è davvero niente male: avrà dieci anni meno di me, ma pazienza. Atletico, castano, in splendida forma, ed estremamente sicuro di sé come ogni bravo seducteur francese. Ammetto che pensavo di essere sola, e per questo ne approfittavo per andare in giro nuda… Mio marito arriverà fra una settimana e intanto io mi diverto con la barca intanto che sono sola e lui non rompe, così faccio quello che mi pare. Lui sorride, catturando il sottinteso. Mi dice di lui: è un giornalista, specializzato in documentari e storie connesse al mare, alla storia e all’archeologia. Sta preparando un servizio, ...
    ... ma ha un sacco di tempo a disposizione… No, non c’è nessuno che lo aspetta: può restare quanto vuole. Faccio un po’ la smorfiosa, mi dimostro disponibile e disinibita quanto basta… Lui sorride contento e si libera della muta, accetta il suo drink. Sediamo sul ponte sorseggiando un aperitivo; io mi sono messa un prendisole intorno ai fianchi, ma resto a torso nudo e anche il mio pelo biondo rimane perfettamente visibile per Bertrand, che dal canto suo è in costume da bagno. Chiacchieriamo, accarezzati dalla brezza. Ho i capezzoli duri come noci. Dopo un po’ suggerisco di scendere sotto coperta: il sole si è abbassato sull’orizzonte e non scalda più come prima. Lo guido attraverso il quadrato, ma mi fermo solo per appoggiare il bicchiere e proseguo fino alla cabina di prua. Giunta davanti al lettone sfatto (se non c’è Jasmine, chi volete che lo rifaccia il letto, il capitano?), mi giro con un sorriso inequivocabile e lascio cadere il prendisole a terra, rimanendo nuda davanti al maschione. Lui mi guarda un po’ sorpreso: probabilmente si aspettava di dover faticare almeno un po’ per portarmi a letto, ma io sono disperatamente a secco da giorni e visto che non posso avere la fica fi Eva, mi accontenterò di un cazzo e del maschio che ne costituisce l’appendice. Se poi il tipo in questione mi dirà anche quello che voglio sapere, sarò riuscita a coniugare convenientemente il lavoro e il piacere. Mi accosto, gli metto le mani sui pettorali ben scolpiti, poi le muovo sulle spalle e ...
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