1. la scoperta di Monica


    Data: 29/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu

    Chissà perché, nel tornare a casa, aveva deciso di passare per la villa comunale.A volte lo faceva in primavera, ma ora, in un afoso pomeriggio di ferragosto, non ci sarebbe stato un motivo valido per fare quella deviazione.Monica camminava veloce lungo il vialetto di ghiaia, con il sole che le faceva sentire i suoi raggi sulla pelle, attraverso il vestito nero, di cotone leggero.Si fermò un attimo, appoggiandosi ad un albero, per togliere un sassolino che le si era infilato in un sandalo, e li vide.Erano in tre, di corporatura robusta, vestiti di blu, pantaloni con bretelle ed una maglietta a maniche corte. Probabilmente erano operai di qualche ditta.Certo, la villa, a quell'ora, d'estate, era deserta, perché i rari frequentatori, per lo più anziani possessori di cani, si fermavano all'inizio, ma quei tre avevano un'aria normalissima, tranquilla Monica, non hanno nessuna intenzione di molestare una signora quarantenne che passeggia da sola.Quando la incrociarono non la degnarono di uno sguardo e lei dovette ammettere che quasi ci rimase male, perché si sentiva ancora una donna attraente, con il fisico snello, messo in evidenza dal vestito corto ed aderente, e qualche occhiata da parte degli uomini le faceva sempre piacereAccadde tutto all'improvviso: si sentì prendere da dietro e trascinare sul prato, fuori dal vialetto.Prima d'ora, non aveva mai subito un'aggressione, aveva sempre pensato che avrebbe opposto resistenza, gridato per richiamare l'attenzione, invece ...
    ... niente, rimase come paralizzata.Si era fatta trascinare docilmente in un punto dove sicuramente non sarebbe passato nessuno, per di più schermato da una fitta siepe, che li avrebbe nascosti alla vista di un eventuale passante.Ma tu guarda, ho girato mezzo mondo, sono scampata indenne a situazioni pericolose, ed ora sto per essere violentata di giorno, nella villa comunale, ad un chilometro da casa.Perché questi mi violenteranno, ne sono sicura.Il rumore secco della lampo del suo vestito che veniva tirata giù, nel silenzio rotto solo dal canto lontano di qualche cicala, la colpì come una frustata e le tolse ogni residuo dubbio sulla sorte che le sarebbe toccata.Ora il suo vestito era ammucchiato vicino a lei, posato sull'erba giallastra, arrostita del sole estivo.Uno dei tre le teneva da dietro le braccia, mentre gli altri due osservavano attentamente la preda appena catturata.Monica sentiva il calore del sole sulle sue spalle nude, ma i loro sguardi, puntati sul completo, slip e reggiseno, dello stesso colore del vestito, le sembrarono ancora più roventi.Le tolsero quei due ultimi pezzetti di stoffa che proteggevano il suo corpo e lei rimase nuda, con i piedi poggiati sull'erba calda, perché nel breve tragitto aveva perso i sandali.Cercò di coprirsi con le braccia i seni ed il sesso, anche se ci sarebbe voluto ben altro per salvarla.Che faccio, oppongo resistenza, oppure li lascio fare?Da sola, contro tre uomini robusti, posso fare poco, magari una mia reazione può eccitarli ...
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