1. Soft bondage


    Data: 30/01/2018, Categorie: Etero Autore: Maxmar1

    ... appoggiò alla sua figa e con un movimento unico e continuo la penetrò. Un’ondata di piacere… gli occhi chiusi sotto la mascherina, un sospiro ed un gemito.
    
    Lo desiderava, con tutto il suo corpo. La penetrazione aveva accelerato il battito del suo cuore ed il respiro. Le sensazioni acuite… poi lui uscì da lei e riprese a leccarla… poi nulla. “Stai ferma li!” le ordino Max. “Non muoverti, ho sete e voglio bere da te”.
    
    Marcella non capì, ma il rumore di una bottiglia stappata la fece sussultare. Un liquido freddo incominciò a scorrerle sulla schiena provocandole dei brividi, colandole nel solco delle natiche, e poco dopo sentì la bocca di Max accostarsi alla vulva da sotto e succhiare la birra fredda che si scaldava su di lei. Il contrasto tra il freddo della birra ed il caldo piacere della sua bocca che succhiava era fantastico. Max bevve con calma. Succhiando e leccando i rivoli di birra che colavano sulle sue gambe mischiandosi con i suoi umori.
    
    Ormai era completamente bagnata, aperta, fremente. Sentiva la vulva che fremeva ed il buchetta del culo aperto. Se ne accorse anche Max e riprese a leccarle il buco del culo lubrificandoglielo bene. Poi si senti penetrare da qualcosa. Max le inserì un plug anale che si incastrò perfettamente nell’ano riempiendolo e dandole nuove sensazioni di piacere. E lo fece con delicatezza, continuando a leccarle la vulva da sotto.
    
    Si senti tirare su. Max la sollevò e l’adagiò sul letto. Seduta. Il plug anale spinse nell’ano mentre ...
    ... lui la fece piegare in avanti e le sciolse le mani. mentre lo faceva il suo cazzo duro le premeva sulla faccia ma non poteva prenderlo in bocca occupata come era! In compenso si rese conto che la saliva le colava sul mento e sul collo. la ball gag le impediva di deglutire bene. Un attimo di vergogna, subito scacciato per dedicarsi al piacere.
    
    Fece per prendere il cazzo di Max con le mani ma lui glielo impedì. “Ferma! non credere di liberarti così in fretta.” La sdraiò. Max prese un nastro da Bondage e lo girò intorno alla caviglia destra, poi prese la mano destra e la legò alla caviglia. Fece lo stesso con la caviglia e la mano sinistra. Poi le mise un cuscino sotto la testa. Marcella si sentiva ora completamente esposta.
    
    Stesa sulla schiena, le gambe sollevate piegate legate alle braccia, le cosce aperte, il plug anale nel culo e la ball gag in bocca. Bendata. Non poteva reagire e provò un brivido di inquietudine.
    
    “stai tranquilla le disse lui. se non ti piace mi fermo” e dicendolo le sollevò la benda guardandola negli occhi. Marcella scosse la testa e sorrise. Lui riabbassò la benda e riprese il gioco.
    
    riprese a leccarla ma ora la figa era completamente aperta e le sensazioni erano più forti. Max la leccava sulla figa, poi risaliva sulla pancia, si fermava sui capezzoli, le leccava il collo e ritornava giù per riprendere la sequenza. E ad ogni giro le sensazioni aumentavano, i brividi, il piacere che la prendeva da dentro, il corpo che immobilizzato com’era non ...