1. L'isola sul ticino


    Data: 01/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: markus_70

    ... sguardo su di me. Sicuramente stava guardando il mio sedere glabro di natura e sodo grazie alle numerose uscite in bici. Fortunatamente fu Davide a rompere il ghiaccio “che fai nella vita?”. E da una semplice domanda, pian piano si inizio a parlare del più e del meno. Mi raccontò che era studente universitario all’ultimo anno di architettura. Non nascose che era gay alludendo che aveva un ragazzo con cui però non andava tanto bene. Oggi doveva essere qui, ma avevano litigato. Io ascoltai un po’ divertito, ma anche incuriosito. Mi stavo rilassando e Davide se ne accorse. All’improvviso mi disse “posso metterti un po’ di crema sul sedere? E’ davvero stupendo. Giuro che non faccio niente di strano, ok?”. Risposi senza esitazioni “va bene ma fai il bravo”. Mi pareva di aver detto una frase da donna. Di quando ti dicono “no” ma in realtà è un “si”. Davide non se lo fece dire due volte e prese la sua crema. Era un olio a spruzzo, ma con grande maestria tolse il tappo e inizio a far colare copiosamente sulle natiche e sulla schiena. “Ma non avevi detto sul sedere?” dissi trattenendo a stento il sorriso. Lui sorrise e disse “Rilassati…”.
    
    Effettivamente il suo massaggio era quasi casto. Mi massaggiava le spalle e le natiche come fosse stato un massaggiatore professionista. Di tanto in tanto sgusciava tra le natiche ma senza insistenza o diventare molesto. Forse mi stava mettendo alla prova? Il tempo passava e Davide continuava a mettere olio e massaggiare. Io ormai mi ero arreso ...
    ... all’evidenza che mi piaceva e tenevo gli occhi chiusi. All’improvviso senti il soffio rimbalzare. Aprì gli occhi e vidi il suo ginocchio destro davanti agli occhi. Con lo sguardo segui la gamba e vidi il suo pene a riposo. Era interamente depilato, ma la cosa raccapricciante erano le dimensioni. 18 centimetri, forse di più. Una verga abbronzata e incantevole anche per la vista di un uomo. Era un misto di invidia e desiderio che mi percorreva dallo stomaco al cuore. Lui si inclino in avanti per arrivare alle mie natiche ed il suo pene arrivo ad un centimetro dalla mia bocca. Non so che successe o che pensai in quel momento. Istintivamente mi protesi in avanti per toccarlo con le labbra. Un fulmine mi percorse il corpo. Una sensazione di eccitazione fortissima. Davide aveva notato il movimento ed aveva sentito il leggero contatto ovviamente. Mi resi conto che avevo fatto un passo falso. O meglio avevo innescato una bomba. Dopo una breve esitazione, Davide si allontano con le ginocchia dalla mia faccia. Rimasi quasi dispiaciuto da questo allontanamento, ma poi continuo il suo massaggio e questa volta si piegò in avanti fino ad arrivare alle gambe. Si era piegato a tal punto che il suo pene si appoggio sulla mia guancia. Sentì un delicato pulsare nella sua asta e io mi strofinavo delicatamente e quasi impercettibilmente su quel coso che piano piano sembrava crescere a vista d’occhio. Si ritrasse brevemente e mi disse “vuoi anche davanti?”. Io sorrisi e mi girai ormai completamente ...