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Heidi
Data: 01/02/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... la sua mano che mi strizza un seno e si china a succhiare il latte.� è la prima volta che bevo il latte di una donna. Non è male, ma quello delle capre è più saporito � mi dice quando si stacca.Il suo membro si alza di nuovo. Si sposta in mezzo alle mie gambe e mi penetra di nuovo a lungo, fino a liberarsi di nuovo dentro di me.Fu una giornata di fuoco e chiavammo ripetutamente. Abbiamo lasciato i pascoli a pomeriggio inoltrato, stanchi ma non sazi.Quando tornammo alla baita il nonno era lì ad aspettarci.� Sai vecchio, � disse Peter � io me la prendo, la ragazza. Quest'autunno sarà il caso di scendere al villaggio ed ufficializzare il matrimonio. Adesso non posso assolutamente farlo, con le capre da portare su agli alpeggi. Ma� per me non ci sono problemi se te la chiavi ancora. Possiamo averla tutte e due. Mi ha raccontato tutto e sono d'accordo con te. Il seme migliore per dei figli più forti.Il nonno annuisce e Peter se ne va.Di giorno salivo ai pascoli alti con Peter e non facevamo altro che chiavare in continuazione e la notte la passavo nel letto assieme al nonno, che mi riempiva la passera col suo seme almeno due volte prima di addormentarci.All'inizio dell'autunno notai che, da quando ero tornata, non avevo ancora sanguinato una volta. Era passato più di un mese, ormai.Continuai ad aspettare, ma ormai sapevo che non sanguinare significava che ero di nuovo gravida.Lo dissi al nonno. Era felice e gli luccicavano gli occhi dall'emozione. Anche Peter ...
... ne fu felice.Quando i giorni divennero più freddi, io col nonno e Peter con sua madre, ci trasferimmo il villaggio.Il nonno ci aveva fatto una sorpresa. Aveva sistemato la vecchia casa che possedeva e ci avremmo abitato tutti durante l'inverno.Appena arrivati al villaggio, Peter si informò su quando fosse stato presente l'ufficiale che ci avrebbe sposato. Non sarebbe arrivato prima di altri due mesi.Io e Peter avevamo una stanza tutta per noi e passavamo giornate intere a letto assieme. Anche se ero già incinta, mi piaceva e godevo molto chiavare con lui e col nonno.La mia pancia intanto cresceva. La mamma di Peter era contenta che sarebbe diventata nonna anche lei e, visto che già mi voleva bene come ad una figlia, pretese che la chiamassi mamma.La mamma di Peter recuperò dalla sua cassapanca dei vestitini che aveva tenuto da parte negli anni. Li lavò e rammendò i buchi, pronti da essere usati.Io e Peter ci sposammo quando mancava una settimana a Natale e la mia pancia era già molto evidente. Tutto il villaggio assistette alla cerimonia e le comari già commentavano del fatto che sarebbe stato un maschio per come ero grossa. Ero molto più grossa delle mie quattro gravidanze precedenti. Un giorno passò a casa la levatrice e ci disse che mi avrebbe aiutato a partorire quando sarebbe stato il momento. La ringraziai della sua offerta.Durante l'inverno nevicò molto e fummo costretti a stare chiusi in casa per molti giorni. Fu durante quei giorni che la mamma di Peter ci disse che ...