1. Saye & Guido. Una storia


    Data: 01/02/2018, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    Mi chiamo Guido ho 25 anni, ritengo di essere una persona quasi normale; ho un lavoro soddisfacente, i rapporti familiari sono normali con mio padre meno con le mie sorelle. Fin qua è tutto il normale ma allora il "quasi" dov’è? nel rapporto che io ho con il sesso e con le donne. Le donne sono per me fonte di un arrapamento continuo : intendiamoci non soffro di sex addiction. Per me è già sesso dal momento che sono attratto da una donna. Le mie storie con le donne hanno una vita breve, insomma una volta raggiunto o fallito il mio obiettivo l’interesse a mantenere in vita il rapporto si esaurisce. Io vivo il sesso come godimento e ginnastica che mi aiuta a mantenere il mio equilibrio e mi fa bene alla salute. L’ultima storia è stata con una donna giapponese che mi ha particolarmente coinvolto sia dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto dal punto di vista mentale. Un lunedì mattina di sei mesi fa trovai sulla mia scrivania un avviso: ” alle ore 11:00 riunione del personale dell’area – Finanza & Mercati - per la presentazione delle nuove linea guida sugli asset aziendali. Si presentò SAYE una donna manager di 32 anni, con un corpo delicato, una vita sottile, un viso ovale dall'incarnato latteo , liscio, più alta di quanto uno mi aspettassi, molto formale nei rapporti sociali e molto rispettosa, sul lavoro, della gerarchia. Una donna algida almeno così mi era sembrata al primo incontro di lavoro. Saltiamo di pari passo tutto quello che successe in azienda e veniamo ...
    ... alla storia personale. Naturalmente una donna così mi fece scattare la molla e partii con un’azione soft di corteggiamento, cercando di essere seduttivo con un profilo bassissimo ma accattivante. Quella strategia aveva però portato pochissimi se non nessun risultato. Mi chiedevo dove avessi sbagliato: l’approccio? Il metodo? . Mi faceva girare le palle il dovere ammettere di aver fallito senza sapere dove avessi sbagliato. Il venerdì pomeriggio, prima della fine dell’orario di lavoro, venni convocato, dalla manager Saye formalmente per comunicazioni. Venni ricevuto con un: Prego si accomodi Signor.. ..Guido, corretto!? SI certo! capisca bene quello che le dirò : nei rapporti interpersonali cerco di essere chiara fin dall’inizio in modo da evitare successive delusioni. Le persone che vogliono darmi ad intendere o che vogliono farmi credere o che si vantano di effettuare grandi prestazioni senza esserne poi capaci non le sopporto. Credo di essere stata chiara?, Va bene, ho capito! Signora Saye …, allora può andare Signor Guido. Feci un mini inchino ed uscii retrocedendo. Era stata chiara un cazzo! dissi fra me e me tornando in ufficio, a che cosa si riferiva : al lavoro? Al mio atteggiamento?. Continuavo a far girare i neuroni e non solo; avevo sbagliato qualche cosa ? o era solo un messaggio? per dirmi che non era la tipa da una botta via? Chiusi la scrivania e la porta dell’ufficio, andai a prendere la macchina in garage, nell’uscire vidi la Saye in difficoltà con la sua auto e ...
«1234...7»