1. Lo stalliere-capitolo 1°


    Data: 03/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: PercyShelley

    ... di un Nobile era molto diverso da quello di un Servo, e una volta rimosso il gilet e gettata la camicia sul pavimento rimanevano solo i pantaloni di stoffa grezza a coprire quel corpo scolpito, abbronzato, irsuto. Una sottile striscia di peluria partiva dall'ombelico del Ragazzo, sparendo oltre il bordo dei pantaloni; riccioli scuri adornavano i pettorali e spuntavano sotto le braccia muscole. [Tutto.] La vocetta petulante di Francesco tremò appena nell'impartire quel comando.
    
    Ora in lui c'era qualcosa di strano. Era forse desiderio quello nella sua voce? O semplice disagio? Antonio lo occhieggiò per un istante, prima di alzare una gamba per sfilarsi gli stivali consunti; le mosse incerte e controllate di chi si ritrova sotto tiro, l'espressione confusa di chi non sà cosa aspettarsi. Molti Padroni erano soliti denudare i propri Servi per frustarli, ma non c'era traccia di cinghie o frustini, e di certo il Marchesino non aveva la forza per fargli veramente male. Il secondo stivale presto seguì il primo, cadendo con un tonfo soffocato sul mucchietto cencioso dei suoi abiti. Fece saltare l'unico bottone delle braghe. Ora era nudo.
    
    I peli dell'ombelico ora scendevano fino all'inguine, incorniciando un pene di dimensioni notevole; i testicoli simili a due palle da biliardo. Le gambe erano muscolose, i polpacci ben definiti: qualcosa che sembrò turbare profondamente il Ragazzino armato di pistola, che inspirò rumorosamente, il volto angelico pieno di stupore. Non erano azimi ...
    ... o profumi quelli che emanavano da quell'Individuo, parecchio più alto e prestante di lui. Era un odore acre, pungente, uno strano misto di sudore, urina e calze non lavate. Qualcosa che ttutavia non sembrò infastidirlo. Mosse un passo verso lo Stalliere, che si ritrasse impercettibilmente. Una manina delicata si protrasse a mezz'aria, le dita che sfiorarono delicatamente il fianco destro; bianco contro scuro. Una patina di sudore ricopriva la pelle del Ragazzo, umettando le dita del Nobile rampollo.
    
    Lo Stalliere rabbrividì a quel tocco gelido, ma ciò che veramente lo fece trasalire fù il suo gesto: le labbra morbide del Diciasettenne si aprirono per far entrare un piccolo dito. Stava assaggiando il suo sudore? Il suo sguardo allibito fù intercettato da quello azzurro dI Francesco; ora una sorta di timida sfida che si leggeva in quei freddi oceani acquosi, un infantile, silenzioso invito a condividere un segreto, forse. Le labbra morbide si dischiusero, lasciando fuoriuscire il dito che ondeggiò a mezz'aria, come indeciso su dove posarsi. Poco dopo si fermò all'altezza dei testicoli. La manina del Marchesino si chiuse a coppa nell'accogliere quelle due grandi sfere, soppesandole con cura; i polpastrelli che giocherellavano con l'umida patina che impregnava quei meravigliosi oggetti, cosi grandi in quella mano cosi piccola. Antonio osservava con occhi sgranati, pur cominciando a comprendere; combattuto tra il ribrezzo e il sollievo.
    
    Ora comprendeva gli sguardi insistenti ...
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