1. Accettare la sottomissione


    Data: 04/02/2018, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... irrigarsi dentro il mio culo ed avvertii i getti potenti del suo orgasmo allagarmi, mentre un altro sborrava nella ospitale fica di Angela (potei intravedere le gocce biancastre che stillavano dal sesso aperto della mia compagna). La porta si aprì nuovamente e il giovane che era andato a bere ritornò, accompagnato da un'altra mezza dozzina di uomini dall�aria decisamente lubrica. In breve, mentre Angela sprofondava il viso nella fica dell�altra donna, gli uomini decisero di occuparsi dei nostri buchi, messi a loro completa disposizione. La manovra di qualcuno che lasciava il privé per bere e, facendoci ampia e favorevole recensione, tornava accompagnato da altri uomini infoiati, si ripeté un paio di volte, fino a trovarci in una ventina di persone nel piccolo ambiente. Dopo un paio d�ore, eravamo esausti e (io, Angela e la donna) impiastricciati ovunque di sperma: Angela, soprattutto, aveva ricevuto sul viso diverse copiose sborrate, che le colavano lentamente lungo il collo e sui seni. Il mio povero culo bruciava e la mascella era indolenzita per i molti pompini fatti; sentivo ribollirmi nello stomaco il frutto dei diversi ingoi che ero stato costretto a fare. Uscimmo dal privé, leggermente malfermi sulle gambe, e venimmo accolti da Lorena, che ci contemplò sprezzante e ci condusse, così impiastricciati, fuori dal locale. Lasciandoci alla nostra macchina, ci ingiunse di farci trovare in quello stesso posto, lì ad una settimana, alla solita ora, puntuali. Ci trovammo, così, ...
    ... anche la settimana seguente all�appuntamento. Come sempre Lorena valutò il nostro abbigliamento: ignorò quasi il mio, jeans, polo e mocassini, mentre osservò attentamente quello di Angela: un top di filo col colletto, tipo polo, ma sbracciato, una gonna grigia che le arrivava appena sopra la metà della coscia, anche se con un profondo spacco laterale, autoreggenti col pizzo, color carne e sandaletti dorati, col tacco mediamente alto ed un perizoma che però Lorena le fece rabbiosamente eliminare. Un tragitto di circa quaranta minuti, ci portò a parcheggiare in una stradina della città vecchia, da dove, poi, camminammo per una decina di minuti per arrivare in un vicoletto dove si apriva un bar, piuttosto male in arnese. Entrammo, Lorena ordinò tre whisky e, con la nostra consumazione in mano, ci guardammo intorno: gli altri avventori erano probabilmente stranieri, forse slavi, a parte qualche africano e, se devo dire, non sembravano tipi troppo raccomandabili� Lorena ci condusse in una saletta sul retro, da dove venivano i tipici schiocchi del biliardo e le sincopate esclamazioni dei giocatori. Proprio mentre entravamo, si giocava l�ultima mano di una partita a boccette e vedemmo la coppia perdente pagare la vincita agli avversari. Tutti però, adesso, guardavano Angela, con sguardi bramosi, e lei fece un sorriso leggermente impacciato, molto �falsamente!- ingenuo. Alcuni degli uomini parlottarono, ridacchiarono ed uno di questi, infine, le disse: �Bella signora, le andrebbe una ...
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