1. Sesso a tre: la nostra fantasia


    Data: 04/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: dmleilui

    ... piacevole. Ci salutammo senza alcuna aspettativa. Era paziente per davvero.
    
    La mattina dopo gli scrissi, lo invitai a bere un caffè a casa nel pomeriggio. Gli dissi che lei non sapeva nulla di noi due e che sarebbe stato un semplice amico che veniva a bere un caffè a casa.
    
    Arrivò il pomeriggio, suonarono al citofono, aprii lo feci salire. A Lei avevo anticipato che sarebbe passato un amico a salutarmi e a bere un caffè con me. Il terzo salì, gli presentai Lei, che dopo i convenevoli si congedò andando nell’altra stanza. Rimanemmo io ed il terzo in cucina. Era arrivato il momento di andare oltre. Gli spiegai il mio piano. Dopo una mezz’oretta il terzo andó via, Lei uscì dalla stanza per salutarlo e rimanemmo da soli, come sempre, io e Lei.
    
    Accesi la musica e andai in bagno a farmi una doccia. Fu una doccia molto lunga, avevo bisogno di raccogliere i miei pensieri e preparami a qualcosa che non riuscivo neanche ad immaginare.
    
    Uscii dalla doccia, misi l’accappatoio ed entrai nella camera da letto. Lei era sdraiata, leggeva un libro, le tapparelle erano chiuse, ad illuminare la stanza solo la luce dell’abat jour. La guardai, era bellissima ed io ero perdutamente innamorato di lei. Mi avvicinai, avevo bisogno di baciarla e mentre le nostre labbra s’incontravano anche i nostri occhi, che si erano come agganciati, si baciavano seguendo il ritmo delle labbra. Succede così, un bacio tra di noi racconta tutto il nostro amore e anticipa tutta la passione che ci sarà. Le ...
    ... mie labbra scesero sul suo collo, sulle sue spalle, le mie mani s’infilarono sotto il pullover facendolo salire fino a toglierlo del tutto. Avevo davanti a me il suo seno, piccolo e armonioso. Iniziai a morderlo, sentendo le sue mani tra i miei capelli e il suo respiro che iniziava a ritmarsi come a voler iniziare una danza. Scesi più giù, sul ventre, indugiai davanti alle sue mutandine nere, alzai la testa, la guardai negli occhi, gliele sfilai con le mani e con la bocca e dopo averle tolte piazzai la mia testa tra le sue gambe, pronto a baciarla nel punto più segreto, come un attimo prima avevo baciato le sue labbra. Lei accompagnava le mie labbra e la mia lingua, tenendo la mia testa come un joystick. Sapevo che quando la mia testa diventava sua, di lì a poco anche la sua sarebbe diventata mia. Fu così, dopo poco la sentii gemere sempre di più, il suo corpo si contorceva mentre a poco a poco veniva raggiunta da un orgasmo che quasi sembrava penetrarle sotto pelle. Risalii a baciarla e le mie labbra sapevano di lei. In quel bacio non c’era più l’amore romantico di prima, in quel bacio adesso c’era tutta la passione e la libidine che sentivamo dentro. Ci baciavamo quasi a volerci consumare le labbra, mentre i nostri occhi, adesso, sembrava quasi si stessero sfidando a chi avrebbe fatto impazzire di più l’altro.
    
    Senza fermare quel bacio le fermai i polsi sopra la testa, e con il mio bracciale le legai le mani. Aprii il cassetto del comodino, presi la mascherina nera per ...