1. Due belle trav per il maschione


    Data: 01/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... bocca e si posizionò davanti alle palle dell’uomo e, incurante di essere quasi schiacciata dal sedere di Mau che continuava ad andare su e giù, prese a leccarle e, viste le dimensioni, ad infilarsene una alla volta in bocca per succhiarle.
    
    Una decina di minuti dopo Antonio afferrò Mau sotto le ascelle e la tirò su di peso: “fammi assaggiare anche il culetto di Cinzia.”
    
    “Dio! Ti adoro! Ma prendimi tu. Sfondami tutta. Fino in fondo” sussurrò con una vocetta roca mettendosi alla pecorina sul bordo del letto in attesa di essere penetrata. Goffamente Antonio si mise in piedi e, dopo averle sollevato di peso il culo per sistemarlo in una posizione più agevole per la sua altezza la puntò deciso e, pur con attenzione, la fece sua. Un breve lamento sottolineò l’ingresso ed altri tre o quattro la completa penetrazione. Poi furono solo mugolii di piacere che iniziarono a levarsi nella stanza. Ovviamente Mau non rimase inerte e si attaccò al culo del maschio iniziando a leccarlo e a far sprofondare il più possibile la lingua in quel buco peloso. Ovviamente aggrappandosi ai suoi fianchi per non essere spostata da quei forti colpi che il bacino dava.
    
    “Sei stretta. Ti sento tutta.”
    
    “Anch’io ti sento. Mi riempi tutta. Mi arrivi quasi in… bocca” aggiunse con con la voce spezzata da quanto stava godendo.
    
    Durò parecchio e Antonio si fermò solo poco prima di schizzare.
    
    Cinzia, come uscì, si lasciò cadere in avanti spossata mentre Mau le si mise al fianco: “dai! Tirati su. ...
    ... Dai! Su bene il culo, di nuovo. Antony! Continua, continua con tutte e due. Un po’ di qua e u po’ di la.”
    
    Cinzia si mise nella posizione di prima e lo spettacolo di quei due culetti bianchi contornati dalle bretelline nere e quasi delimitati in basso dal pizzo delle calze era veramente eccitante e l’uomo, anche se madido di sudore e desideroso di una piccola pausa… non si tirò indietro, sprofondando quel grosso biscotto umido prima da una parte e poi dall’altra ed alternandosi a lungo nel gioco.
    
    E fu un gran bel giocare che portò tutti e tre a godere alla grande. E per Antonio fu anche piacevole osservare come quei due culetti minuti e stretti riuscivano a prendere il suo grosso pistolone con tanta facilità, magari restando poi ben aperti per una buona manciata di secondi una volta che “migrava” nell’altro ma accogliendolo sempre senza alcun indugio.
    
    Alla fine l’eccitazione, la stanchezza e… la voglia lo fecero arrivare al punto di non ritorno e, afferrandosi il cazzone con la mano le invitò: “presto, presto, sedetevi. Su, su, sedetevi...” a sistemarsi per poter essere innaffiate. Riuscirono a spostarsi proprio all’ultimo secondo ma le facce e le bocche spalancate furono ricoperte dalla calda crema. Occhi, nasi, capelli e petti furono bersagliati dagli abbondanti schizzi. Prima uno, poi il secondo, il terzo… Se ne susseguirono almeno sette, via via meno consistenti.
    
    “Ma quanta ne fai!” sibilò stupita Cinzia mentre Mao, abituata alla gran quantità, pur con un occhio ...