Uno, due e ... (2)
Data: 07/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis
Uscii lentamente, con molta attenzione, e perfino quel gesto gli diede piacere. Mi lasciai andare sul divano accanto a lui. Mi sorrideva.
-Niente male come primo incontro. – disse – Sei davvero bravo.
Mi sfilai pantaloni e slip e mi spogliai completamente.
-Vorrei darmi una rinfrescata, ti spiace?
-Vieni, ti mostro il bagno.
Il bagno, in stile moderno, era spazioso e molto luminoso. Buttai il preservativo nel cestello dei rifiuti e mi rinfrescai nel bidet. Dom restò nella toilette per porgermi l’asciugamano. Il suo pene accennava già una seconda erezione ed io alzai lo sguardo con malizia verso di lui, che arrossì.
-Recuperi in fretta! – gli dissi. Sfiorai il suo scroto con la punta delle dita e mi chinai a baciare la cappella, rosea in quel momento, provocandogli un sussulto.
-Scusa … - mormorò.
-Ma di che? Sei scemo? – risi - Non mi hai invitato per vedere la tua collezione di francobolli … O sbaglio?
-No, certo che no! – mi rispose un po’ confuso, - E’ che … sei il primo e sembri così sicuro di quel che fai!
Lo fissai, meravigliato.
-Non mi sembravi una verginella prima, sul divano. Non Sei Bisex?
Sorrise imbarazzato.
-Mai fatto con un maschio vero. Beh, ho giocato con un dildo, da solo. Ed un paio di volte con lo strap-on assieme a Luisa.
Ma con un maschio è diverso.
E non sapeva quanto avesse ragione! Mi avvicinai a lui, grondando acqua sui tappeti del bagno: il liquido che scivolava lungo le gambe e l’asta mi eccitava. ...
... Protesi l’anca in avanti, verso il bacino di Domenico, facendo strofinale il mio uccello col suo e lui non resistette: si avvinghiò a me baciandomi con una passione che non mi sarei aspettata. Ed io gli risposi ficcandogli letteralmente la lingua in bocca, avvolgendola alla sua e succhiandogliela, quasi con rabbia.
D’improvviso lo respinsi.
-Scusa – dissi – ma devo proprio … Mi scappa.
E mi voltai verso il water. Lui era rimasto un po’ interdetto, dietro di me. Ma si fece coraggio e mi si avvicinò. Sentii il suo petto contro di me, il suo bacino, il pene che timidamente si infilava tra le mie gambe, strofinandosi contro il sacchetto dello scroto. La sensazione mi eccitò ancora di più ed assecondai Domenico chinandomi leggermente. Le sue mani mi avvolsero i fianchi, risalendo lungo il ventre fino ai pettorali dove le dita presero a giocare con i capezzoli.
Tra le natiche sentivo pulsare l’ano di brama, un desiderio incontrollato. Presi la bustina di un preservativo dal borsello e gliela porsi.
-Indossalo!
E mentre lui lo avvolgeva attorno a sé, io mi lubrificai con cura assaporando il piacere di quella auto penetrazione.
-Fatto! – lo sentii dire. Mi venne da ridere, ma trattenni una battuta ironica. Presi il suo pene per l’asta, passando il braccio tra le mie gambe, e lo guidai appoggiandolo allo sfintere. Quella pressione, per quanto leggera, mi eccitò mandandomi l’uccello in tensione, fino allo spasimo. Mi chinai ancor più in avanti, appoggiandomi con una mano ...