Uno, due e ... (2)
Data: 07/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis
... al muro, e con l’altra presi il fianco di Domenico per tenerlo fermo.
Trassi un profondo respiro e mi lasciai andare all’indietro con un unico movimento lento e e deciso.
-Spingi, lentamente! – gli ingiunsi, e lui obbediente fece come gli avevo detto. Per favorire l’entrata mi ero sforzato leggermente, come se volessi andar di corpo: questo agevola sempre la penetrazione. Non solo, la rende, se non più piacevole, meno traumatica.
Mi fermai con il suo glande appena oltre lo sfintere e non solo per gustare l’attimo: solo in qualche fantasia sado-maso oppure per qualche traforo autostradale una penetrazione violenta può essere d’effetto. Ma per noi comuni amanti del piacere privato un piccolo passo alla volta fa la differenza tra del buon sesso e una volgare scopata … De gustibus, che volete!
Spinsi indietro, tirando Domenico per il fianco verso di me, lentamente. Parte della penetrazione può essere fastidiosa, ma il trucco è concentrarsi sulla parte piacevole … e sentire quell’asta attraversare il mio sfintere mi strappò un gemito:
-Ah … Dio, si … mmh …
Lo feci fermare, lo sentivo ansimare, le sue mani sui miei fianchi, calde. Quel tocco contribuiva ancor più alla mia eccitazione. Poi lo spinsi indietro, piano, fin quasi alla punta. E di nuovo verso di me … Sentivo il suo glande strofinare contro le pareti, contro di me. Avvertivo la pressione della spinta toccare il ventre e l’inguine.
Dopo un paio di spinte, diedi il tempo a Domenico e gli lasciai il ...
... fianco: procedette da solo, con gentilezza e garbo. Sentirlo muovere dentro di me era come sentirsi accarezzare il cuore. Appoggiai anche l’altra mano al muro e mi protesi verso di lui, ascoltando la musica della pelle del suo inguine schiaffeggiarmi ritmicamente le natiche, ipnotica come quello della risacca.
Avvertii l’aumento della pressione che le sue dita esercitavano sui miei fianchi e del suo uccello dentro di me, allora avvolsi una gamba attorno ai suoi polpacci e la la bloccai dietro le sue ginocchia. Ero teso, sul punto di esplodere, quindi mi lasciai andare e, dopo altri due o tre dei suoi colpi, venni … Un orgasmo sordo, che nasceva dal ventre e mi percorse tutto il corpo. Assecondato da quei fremiti, spinsi verso Domenico. Lo sentii irrigidirsi, e dentro di me violenti sussulti scuotevano il suo pene: altro piacere per me da quegli stimoli contro natura.
Si chinò su di me e avvertii le sue labbra sulla schiena, mentre la sue mani riprendevano ad accarezzarmi i fianchi, il ventre, il petto …
-Lascia fare a me … - gli dissi. Misi due dita attorno alla base del suo pene e spinsi lentamente con la mano. L’ultimo stimolo di piacere, quello di sentire il glande scivolare fuori da me …
Mi appoggiai spossato al muro del bagno, spossato ma mai quanto lui.
-Anche questo era il tuo primo? – gli chiesi sorridendo. Fece cenno di si.
-Con Luisa l’abbiamo fatto qualche volta, ma non sono sicuro che le sia davvero piaciuto …
-Adesso hai imparato come si fa’ … - ...