1. IO SONO LELLA, DOCENTE E MIGNOTTA


    Data: 08/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Autoerotismo Autore: Vecchiobambino, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiedermi se potevo dargli delle ripetizioni……..la materia era ostica e gli era sfuggito qualcosa, voleva solo chiarimenti su alcuni punti e qualche ora sarebbe bastata…..gli detti l’appuntamento per l’indomani nel pomeriggio….quando non avevo lezione. Ero agitata il giorno dopo….era solo una spiegazione in più sulla mia materia…….ma perché mi ero vestita un po’ più elegante del solito? una gonna un po’ più corta, una camicetta attillata, i tacchi alti…….. che avrebbero detto i colleghi?……magari avrebbero fatto dei risolini alle mie spalle? Lella, Lella, cosa stai combinando? dicevo a me stessa…… e finalmente lui arrivò. Bussò alla porta ed entrò avvicinandosi a passi lenti al tavolo dove ero seduta……..era bello come un dio mitologico……mi batteva il cuore e probabilmente si intuiva da come si sollevava il mio seno al mio respiro affannoso. Cercai di essere disinvolta e cominciammo la lezione……. Scrivevo le mie formule matematiche e le mie dimostrazioni su dei fogli di carta che tenevamo vicino per poterli vedere tutti e due, ma così facendo era stato costretto a sedersi vicino a me e sentivo che il suo sguardo passava dalla formule sul foglio all’attaccatura dei seni che faceva capolino dalla camicetta….. col movimento nello i scrivere si era sganciato anche il primo bottone e fui costretta ad abbottonarmi perché quello sguardo mi scavava dentro e avrai voluto strapparmi il reggipetto e fargli succhiare le mie tette che fremevano per avere le sue labbra intorno ai ...
    ... capezzoli che erano inevitabilmente duri ed evidenti. Cosa mi succedeva?…….volevo essere la sua troia, concedergli qualunque porcheria mi volesse far fare, ero una cagna che si stava di nuovo bagnando……. Istintivamente accavallai le gambe che invece avrei volentieri aperto, spiegavo la materia e intanto pensavo al suo viso che spingevo tra le labbra della fica per lavargli la faccia con i miei umori e immaginavo il suo viso gocciolante del mio succo, di quello che non era riuscito a leccare…….. Fu un tormento quell’ora di lezione, anche perché ogni tanto arrivava qualche collega assistente di istituto come me, dal momento che quella stanza era in comune per tutti……..meno male perché almeno riuscivo a riprendermi, ma d’altro canto ogni interruzione mi faceva perdere ulteriormente il filo del discorso e già non ero abbastanza concentrata. Se Dio vuole arrivammo in fondo all’ora quando lo salutai e gli diedi appuntamento per il giorno dopo. Lui mi disse allora “Possa farle una proposta? Mio padre è il proprietario dell’hotel Rex che si trova a poche centinaia di metri…….in questo momento non è ancora arrivata la stagione turistica e l’hotel è semivuoto…….potremmo avere una suite dove fare lezione in santa pace. Non perderebbe tempo….sono 5 minuti a piedi….Lo conosce l’hotel? È un bell’albergo a 4 stelle e se vuole posso farmi portare una lavagna nella camera”. Si era buttato….ci stava provando e a me non parve vero di aver sentito quella soluzione. “Va bene” risposi……”se hai questa ...
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