Sfumati ricordi
Data: 08/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
�Ecco la scuola, però che strano effetto che avverto addosso� - esclama lei vivacemente in maniera insolita.�E� aperta?� - chiede lui interessato.�Vediamo, non saprei. Entriamo?� - dice lei incuriosita per l�occasione.�Sì, dai, siamo qui per questo motivo� - approva lui attratto animosamente allo stesso modo.Prima d�oltrepassare il cancello entrambi si guardano bene intorno ispezionando che non li noti nessuno, poi furtivamente s�infilano nel giardinetto e in ultimo sono sotto il portico, fanno sosta davanti alla porta, infine provano la maniglia e vedono che incredibilmente s�apre. In un attimo lui spalanca la porta, lei sguscia dentro, lui la richiude alle loro spalle, tirano ambedue un sospiro e si guardano attorno meravigliati. E� il primo pomeriggio, le grandi vetrate che s�affacciano sul giardino lasciano entrare molta luce e le finestre al piano di sopra fanno passare l�aria. Non fa freddo, all�opposto, c�è un piacevole tepore ventilato, i due si guardano, sorridono complici, innocenti e felici. Ancora una rapida occhiata all�androne, poi su per la scala fino al primo piano, quello delle aule. In cima alla scala, appena entrati nel corridoio c�è una grande finestra, con cautela s�avvicinano, non s�affacciano per non attirare ulteriormente l�attenzione, però adocchiano che la strada è vuota quasi quanto la scuola, in fondo chi penserebbe mai di guardare su. Sul lungo corridoio invaso dal sole s�affacciano le porte delle aule, lei ne cerca una e ...
... quando la trova lo chiama, attratta e visibilmente incantata davanti a una delle piastrelle appese alla parete e quando la raggiunge lei in maniera radiosa prontamente gli annuncia:�Vedi, la mia aula era questa qua� - mentre lo agguanta per mano ed entrano dentro.Lei ispeziona i banchi, scende tra le file fino quasi a metà dell�aula e si siede, o meglio ci prova, perché adesso è buffa e alquanto palesemente scomoda accomodata su quella seggiola diventata oramai troppo piccola, visto che le sue lunghe gambe sottili entrano a fatica sotto il banco e nel contempo ride divertita:�Vedi quello là in fondo? Era il mio banco, ma sono passati più di vent�anni, si vede che non ci sto più�.Lui le riferisce che lungo il corridoio ha ritrovato una delle piastrelle di ceramica, che aveva peraltro dipinto quando più di vent�anni prima pure lui aveva frequentato le aule delle elementari in quella scuola. E� stato un caso trovare i cancelli e le porte della vecchia scuola aperta, ormai sono diversi anni che il Comune l�ha chiusa, anzi, per fortuna non hanno ancora rimosso né spostato nulla, forse per pigrizia, o forse per semplice disinteresse e loro sono senz�altro molto contenti. Sul giornale locale, qualche giorno prima, avevano letto le notizie dell�imminente demolizione decisa dal Comune ma non ancora deliberata, loro due per l�occorrenza avevano voluto fare un�ispezione per vedere com�era rimasto, perché la curiosità e il desiderio di sapere era tanto se tutto fosse rimasto ancora ...