Sfumati ricordi
Data: 08/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... intatto, come quando si erano conosciuti là dentro tanti anni prima.Attualmente stanno osservando insieme quegli ambienti, giacché per entrambi è una profonda emozione attraversare ricalcando quei pavimenti e rivedere quei piccoli banchi con quelle piccole seggiole dopo così tanto tempo, lei è in sostanza incastrata tra la sedia e il banco, lui le dice di seguirla aiutandola a liberarsi per sgusciare via dalla situazione. Alla fine arrivano nell�aula dov�era lui, è anche lui si siede in quello che era il suo banco, riesce a malapena a sedersi in una delle ultime sedie e cerca di sistemarsi il banco in pratica sulle ginocchia tanto gli è piccolo. Lei ride e assiste rallegrata alle sue inusuali contorsioni seduta sul bordo della cattedra, poi quando riesce a sistemarsi cerca d�assumere l�aria di diligente e d�ubbidiente bambino e lei quello della maestra. Lei si siede un po� di traverso, lascia un piede a terra e alza l�altra, mentre la minigonna si ritira un poco:�Beh, adesso sì che ci siamo. Se quando mi trovavo qui la mia maestra fosse stata così, ne avremmo in ultimo visto delle belle�.Lei diventa ironica e più mordace, posa una mano sulla gamba e con l�altra abbassa una spallina stuzzicandolo:�Io non ci avrei fatto caso, all�epoca ero in effetti troppo piccolo�.Lui si mette a ridere, scoppia a gioire pure lei, salta giù e gira intorno alla cattedra, poggia le mani sulla scrivania impolverata, s�inclina in avanti, in modo che la canottiera mostri la ...
... morbida curva tra i seni e con voce bassa lo sollecita punzecchiandolo:�E adesso? Dimmi, la vorresti una maestra così?�.Vede che lui la fissa, il banco è arretrato e non la vede bene, così approfitta della sua attenzione particolare e con un movimento veloce si volta, afferra dalla lavagna un cancellino sporgo di gesso e glielo tira però mancandolo. Lui per evitare il tiro fa un movimento troppo brusco e cade con un grande fracasso per terra incastrato tra il banco e la sedia, lei inizia a irriderlo, ma quando lui riesce a divincolarsi pensa sia meglio scappare. Lui corre alla lavagna, fa raccolta dei rimanenti cancellini e s�assicura che siano più polverosi e sporchi possibile, poi si lancia all�inseguimento dove il corridoio è deserto. Lui si muove leggero e silenzioso come un gatto, ma quando spalanca la porta della prima aula la vede balzare fuori da quella successiva e correre. Lui l�insegue, lei s�intrufola nell�ultima aula del corridoio di fronte a lui e prima che riesca a chiudergli la porta in faccia, lui le scaglia addosso i cancellini in rapida e micidiale successione. Il primo colpisce la porta, lei la riapre per arrendersi, ma lui non se lo aspettava, così i successivi due proiettili la colpiscono in pieno, il primo sulla pancia e mentre si gira di spalle, il terzo la colpisce sul sedere:�Sei scemo per caso?� - sbotta lei.Lei giustamente lo appella con tutto quello che le viene in mente e anche di più, adesso ha tatuato i cancellini sulla canottiera e ...