1. A laura


    Data: 09/02/2018, Categorie: Lesbo Autore: Abbraccio, Fonte: Annunci69

    - Ciao tesoro. Domani che fai? C'è una mostra su Esher. Vorrei andare. Vieni con me?
    
    - Domani è il mio giorno libero. Si... mi piace l'idea.
    
    Così andammo, Laura ed io, in una calda mattinata di primavera. La mostra fu molto interessante. Essendo giorno infrasettimanale e, fortunatamente non dedicato alle scuole, godemmo di un atmosfera tranquilla. A volte Laura ed io ci trovavamo davvero in sintonia. Anche senza fare chissà che, ma stavamo comunque bene insieme.
    
    Nel silenzio e con le luci soffuse ascoltavamo l'audioguida. Indispensabile per cogliere particolari nuovi sul geniale incisore e grafico olandese.
    
    Eravamo vicine. Spesso ci sfioravamo.
    
    Mi stupii nel trovarmi a pensare a quanto fosse piacevole quel contatto leggero. Mi trasmetteva calore. Il caldo partiva languido dal punto di contatto e si trasmetteva vibrando e dissolvendosi in un altra parte del corpo.
    
    Laura è una donna davvero bella. 40 anni. Capelli lunghi e rossi divisi in boccoli. Occhi verdi con mille pagliuzze dorate. Lo sguardo sempre un po' perso. Come a cercare oltre. La sua voce, profonda e dolcissima, abituata ad uscire da quel sorriso caratterizzato da due simpatiche fossette ai lati delle labbra. Per un attimo mi soffermai a riflettere più sulla morbidezza vellutata che quelle labbra ispiravano piuttosto che sulla stampa davanti ai miei occhi tanto minuziosamente descritta dalla voce appartenente alla guida. Laura mi stava chiedendo se dopo volevo prendere del sushi e poteva pranzare ...
    ... da me.
    
    Accettai volentieri. Come sempre, una giornata assieme. Ma forse non proprio come sempre... mi sembrava ci fosse di più.
    
    Ho sempre giudicato Laura bellissima. Ma niente più. Oggi tutto sembrava sotto una luce diversa.
    
    Il dorso della mia mano destra sfiorava quello della sua sinistra. Guardavamo "Relatività" e mi trovai a non voler interrompere quei brividi dolcissimi che partivano dalle mani e scorrevano sugli avambracci che nel frattempo si erano cercati per proseguire il contatto. La guardai. Lei, serena, mi guardava. Tutto continuava a sembrare molto naturale.
    
    Le scale... contorte come i miei pensieri. Irragionevoli. Ma perfette.
    
    Cominciai a fare pensieri strani. Cosa mi stava succedendo?
    
    Stavo guardando Laura e mi ritrovai a desiderare di baciare quelle labbra carnose e setose. Le restai vicino, sentivo vibrare quel poco di aria che separava i nostri corpi. Ora non erano più i dorsi delle nostre mani a toccarsi. Avevo girato la mia mano a prendere la sua. Le dita intrecciate. I miei occhi in cerca di un si dentro ai suoi. Il cuore a mille.
    
    Sole nella penombra di quella stanza. I nostri volti tanto vicini da respirare la stessa aria.
    
    Laura chiuse gli occhi. Lo presi come un si. Posai le mie labbra morbide sulle sue schiuse. Senza fretta. La punta della mia lingua assaggiò dolcemente l'interno di quelle labbra scivolando poi fra i denti alla ricerca della sua.
    
    Mille scosse. Tutte a convergere e a sciogliermi l'inguine. I nostri corpi uno di ...
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