1. Mostrarsi


    Data: 01/09/2017, Categorie: Etero Autore: Untruth, Fonte: Annunci69

    Da circa una settimana avverto un leggero fastidio all’inguine, che di per sé non sarebbe preoccupante, se non fosse che il dolore aumenta durante l’erezione.
    
    Inutile specificare la delicatezza della questione: probabilmente la stessa sofferenza in un’altra parte del corpo non l’avrei neppure presa in considerazione.
    
    Ho preferito attendere qualche giorno prima di farmi visitare, nella speranza che tutto passasse da solo. Ma poiché ho verificato l’assenza di miglioramenti, ho capito che sarebbe stato il caso di muoversi.
    
    Allora per prima cosa ho telefonato ad una mia cara amica che sta studiando medicina, cercando da lei qualche consiglio. Devo ammettere che durante il dialogo tra noi, per un attimo la mia mente ha dato sfogo al suo lato perverso, elaborando l’immagine di me di fronte a lei che guardava la zona interessata; ma poi l’equilibrio e il rapporto affettuoso che ho con lei hanno preso il sopravvento, così ho smesso di fantasticare su eventuali sue richieste di esporle, letteralmente, il problema.
    
    Alla fine mi ha suggerito di recarmi dal mio medico di base: da parte mia ho accettato questa soluzione senza chiederle di accompagnarmi, come pure avevo fantasticato. Sarebbe stata una situazione grottesca ma interessante, comunque è altamente probabile che non avrebbe mai acconsentito.
    
    Allora oggi esco di casa ed arrivo allo studio del dottore, ma come spesso capita, fuori dall’ingresso trovo un cartello che segnala la sua assenza e la sostituzione con una ...
    ... dottoressa, una certa Maria Luisa.
    
    Va bene, non fa niente, in fondo non c’è fretta, potrei tornarci al suo rientro e intanto approfittare di questa bella giornata per fare una passeggiata. Perciò svolto in un’altra stradina e mi allontano.
    
    Ma di colpo mi corre un brivido alla schiena, con annessa fitta allo stomaco: e se entrassi?
    
    Nelle mie fantasie erotiche è sempre stata inclusa l’idea di farmi vedere nudo da una donna: ora, anche se in un modo particolare, ne avrei avuto l’occasione.
    
    Inoltre, magari, da un punto di vista più pratico, questa donna medico potrebbe rivelarsi più affidabile e meno burbera del mio…
    
    Scuse a parte, da un lato la mia timidezza mi blocca, ma dall’altro sono proprio intrigato dalla faccenda: è grande la curiosità di cogliere le mie reazioni in un contesto simile, considerando anche il fatto che questi sottili giochi psicologici rappresentano uno dei miei ambiti di ricerca preferiti.
    
    Mi riavvicino alla porta e resto lì per qualche secondo, titubante, però poi mi decido a salire le scale verso la sala d’attesa ad aspettare il mio turno.
    
    Dentro, come prevedibile, c’è davvero poca gente a fare la fila: quando il medico conosciuto non c’è, in pochi si fidano o hanno urgenze tali da farsi controllare da altri.
    
    Perciò non ho nemmeno il tempo di rendermi conto a pieno di ciò che sta per accadere, che già arriva il momento di fare l’ingresso nella stanza dove vengono ricevuti i pazienti.
    
    Attraverso il corridoio consapevole di non ...
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