1. Mostrarsi


    Data: 01/09/2017, Categorie: Etero Autore: Untruth, Fonte: Annunci69

    ... muscolare.
    
    Proviamo con altre verifiche: abbasseresti un attimo i pantaloni?”, è il suo invito intanto che appoggia gli occhiali sulla sua scrivania e torna da me.
    
    Ci siamo. Cerco di rilassarmi ma vedo che i muscoli delle mie gambe sono contratti, in evidente segno di agitazione. Afferro l’elastico della tuta che indosso e contemporaneamente alzo il sedere dal letto, abbassando solo i pantaloni di qualche centimetro sul lato destro. Riesco comunque a mantenere saldezza e a non pensare troppo al fatto che ormai c’è solo un ostacolo tra la mia nudità e una donna sconosciuta che mi sta innanzi.
    
    Lei percepisce che non sono tranquillo, tant’è che mi dice di calmarmi perché molto probabilmente non sarà niente di grave.
    
    Con due dita spinge sulla mia coscia: “Avvertimi se senti qualcosa”.
    
    Io mi concentro sulle reazioni del mio corpo scacciando per un attimo le idee maliziose, ma comunque non percepisco fastidi dovuti alla sua pressione: “Non noto nulla di particolare”.
    
    Al che lei cambia movimento: col palmo della mano sta studiando se c’è un versamento nella zona: “Al tatto sembra tutto ok, ma hai subito qualche colpo?”
    
    “Non che io ricordi”.
    
    “Infatti non sembra esserci un gonfiore”, afferma, con la mia mente che non può fare a meno di cogliere l’involontario doppio senso.
    
    La dottoressa si piega leggermente in avanti e esamina da più vicino la zona, concludendo che “al tatto e alla vista non si nota nulla qui in basso”. E continua: “Mi indicavi però che il ...
    ... tuo problema è più verso l’attaccatura del pube che nella zona dell’adduttore. Intendi qui?”, domanda sfiorando con la punta delle dita la zona appena sopra, alla destra dei miei genitali, ancora coperta dalle mutande.
    
    Ho un sussulto, anche se chiaramente mi aspettavo questo tocco: “Si, è lì più o meno”.
    
    “Dobbiamo controllare. Intanto togli del tutto i pantaloni”.
    
    Esaudisco la richiesta.
    
    “Sdraiati sul lettino”.
    
    La mia eccitazione sale.
    
    “Su il bacino”.
    
    Tento di focalizzarmi su dettagli anonimi dello studio per frenare qualsiasi eventuale accenno di erezione.
    
    “Aspetta”, si blocca: “Mi dicevi prima che hai spesso mal di schiena. Potrebbero essere legate le due cose. Allora girati di spalle e per favore togli anche la parte sopra, tanto qui dentro non è freddo”.
    
    Procedo. Ora non vedo nulla, sono sempre più nudo, ma quantomeno mi sento più protetto.
    
    Avverto le sue mani che delicatamente si poggiano sulla mia zona lombare.
    
    D’un tratto lei mi prende le mutande e le abbassa leggermente, di qualche centimetro, scoprendo del tutto la colonna vertebrale. Disegna linee con il suo tocco leggero sulla mia pelle, dall’alto verso il basso. E’ un medico, so che sta valutando le diramazioni dei nervi, ma non riesco a distinguere la realtà dal mio desiderio erotico.
    
    Dopo qualche lungo istante di silenzio: “Sembra ci sia qualcosa sulla tua schiena. Ma per controllare meglio dovresti alzarti e metterti qui davanti a me”.
    
    Scendo dal lettino, con il pene che si ...
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