1. Scoprire le senzazioni nuove


    Data: 12/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    Mattina, mi sveglio prestissimo ancora tormentato dai dolci pensieri della notte, fuori dal letto e faccio abbondante colazione, sono affamato.
    
    E si, la serata mi ha consumato energie. Poi esco e aspetto il carretto, carico le varie cose e con gli altri ragazzi vado in spiaggia.
    
    Si gioca con i cavalloni, che per noi sembravano grandissimi ma che oggi vedi che sono onde. Bagni, fuori con i materassini e maschere a cercare di vedere pesci che poi sono aolette, ancora fuori ad asciugarsi al sole e di nuovo in acqua.
    
    Una partita a calcio, facendo le porte con rami bruciati dalla salsedine, correndo a piedi nudi sulla sabbia rovente che ci obbliga di tanto in tanto a entrare in acqua per raffreddarli.
    
    E di nuovo a giocare e correre.
    
    L’unica sosta sotto l’ombrellone della giornata per mangiare alcuni frutti, e dissetarsi.
    
    Crema solare messa ovunque al mattino e nella sosta pranzo per proteggersi. Il sole però sulla pelle si faceva sentire e il calore cresceva. Accaldato mi buttavo in acqua e rimanevo giù immerso sino alle spalle a godermi quella frescura e scambiare con il mare il calore del mio giovane corpo.
    
    E’ un sistema che avevo scoperto, che fissava l’abbronzatura ma evitava di avere scottature solari, il mare freddo rispetto alla pelle scaldata dal sole, la raffreddava velocemente e a rimanerci aumentava il piacere.
    
    La giornata scorre in allegria, in giochi e bagni. E’ il contadino, di cui non ricordi il nome, che ci riporta alla realtà, venendo a ...
    ... riprendere le cose.
    
    Al suo richiamo pronti ci si organizza per riporre gli ombrelloni, maschere pinne, asciugamani e il tutto una volta ordinato in borse, portato sul carretto.
    
    A turno uno di noi conduceva il cavallo. Dico conduceva ma nella realtà andava diritto per la strada qualsiasi cosa volessimo fargli fare. Ma per noi era una emozione unica. Guidare un cavallo alla nostra età.
    
    Da raccontare agli amici una volta tornati in città per fare invidia.
    
    Fermato il carretto davanti alle case si scaricava tutto assieme poi ogniuno prendeva le propri cose e si avviava alla casa.
    
    Depositato il tutto, in bagno a farsi la doccia per togliere la salsedine cristallizzata che si vedeva sulla pelle e che al sole brillava come piccoli diamanti.
    
    I compiti prima di cena e cena abbondante per noi piccoli esseri affamati da una giornata all’aperto.
    
    Poi di nuovo fuori. Ci si trova tutti davanti al piazzale della stalla, vicino al recinto dei cavalli. Sullo steccato del recinto ci sediamo in attesa che qualche cavallo si avvicini m oggi capisco che con il casino che facevamo era impossibile che succedesse.
    
    Di tanto in tanto il mio sguardo correva in fondo alla retta dietro il covone in cui era la tenda. Nessun movimento, e George non lo avevo visto in tutta la giornata.
    
    All’imbrunire si gioca a nascondino. Vincolo sono massimo 200metri dalla “tana” con il “punto mio libera tutti” dell’ultimo.
    
    Si gioca e si schiamazza, si scherza.
    
    Poi vedo o meglio sento il rombo ...
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