1. Temporale d'estate - amore anale


    Data: 02/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: bifelice, Fonte: Annunci69

    Nel frattempo il temporale era passato. I primi timidi raggi di sole vennero a scaldare la nostra capanna, mentre il vento calava d’intensità. Decidemmo di andare a darci una sciacquata in mare, in una specie di laguna formata dalla risorgiva del Timavo che si univa al mare e che si creava nella spiaggia sassosa con l’alta marea.
    
    Io avevo ancora il cazzo eretto, ma non c’era nessuno in spiaggia per ammirare questa vittoria sulla forza di gravità. Stefano aveva il pisellone mezzo ammosciato, ma non aveva perso maschia baldanza.
    
    Mano nella mano ci dirigemmo verso la spiaggia. Giunti vicino alla pozza d’acqua, profonda circa un metro, entrammo a bagnarci, sedendoci sulla chiara ghiaia del fondo in mezzo a tutte le creature delle pozze di marea. Ci baciammo come fidanzatini. Mi ritrovai con la lingua nuovamente intenta a esplorare la saporita e per me meravigliosa bocca di Stefano. Pazientemente gli passai la mano bagnata, quasi fosse una spugna, su tutto il corpo, per togliere il sudore e lo sperma. Arrivato al buco del culo, inserii due dita e iniziai ad allargarlo, facendo uscire un po’ del mio seme. Lo invitai a mettersi in piedi e a mostrarmi il buco del culo. Aspirai una gran quantità d’acqua salmastra con la bocca, avvicinai le labbra al buco di Stefano e gli insufflai tutta l’acqua nel retto. Poi, lo aiutai a svuotarsi del liquido inserendogli le dita dentro.
    
    Gli allargai lo sfintere sinché non uscì un fiotto d’acqua mista a sperma. Rifeci la procedura, in ...
    ... pratica un clistere fatto con la bocca, insufflando ancora acqua di mare. Di nuovo uscì l’acqua con l’aiuto delle mie dita, ma stavolta quasi pulita.
    
    Feci girare Stefano e iniziai a succhiargli il cazzo, che grazie al mio lavoretto al culo, stava dando segni di generosa ripresa. Eravamo soli sulla spiaggia e la sensazione era fantastica. Potevo fare un pompino a un bell’uomo all’aperto e in riva al mare, senza preoccuparmi di nulla. Era la prima volta che mi capitava e la cosa mi eccitò parecchio.
    
    Dopo qualche minuto di lavoro di bocca, Stefano volle che mi alzassi in piedi e che lo baciassi. Dopo un lungo bacio sulla bocca, mentre stavamo in piedi pisello duro contro pisello duro, Stefano iniziò a succhiarmi i capezzoli, mentre con la mano destra mi masturbava il cazzo e con la sinistra mi penetrava lo sfintere. La mia erezione si amplificò e iniziai a sentire nuovamente le vene del cazzo pulsare per il desiderio, mentre il buco del culo implorava una deflorazione. Stefano volle venirmi dietro e, dolcemente, mi penetrò l’ano con il suo lungo cazzone, ormai completamente eretto, dolcemente, un po’ per volta, mentre mi baciava la nuca e il collo. Stava in piedi dietro di me, con l’acqua che ci bagnava le palle a sfioro, e il buco del culo appena un po’ fuori. Il suo cazzone non riuscì a entrare del tutto. Un pezzo di cazzo di alcuni centimetri non poté entrare per mancanza di spazio e la cappella mi martoriò il retto a fondo corsa, regalandomi sensazioni fantastiche quando ...
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