Gemma
Data: 02/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: fulgenzio, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo VIL�indomani, la marchesa de Taxinis e la nipote italiana, si recarono a zonzo per le strade della città e, nel pomeriggio in auto, fecero il giro dei vari monumenti romani per cui Nimes è famosa: les Arènes, la Maison carrée, la Tour magne, il Castellum, i Giardini della fontana con i ruderi del tempio di Diana, la Porta d�Augusto o di Arles e quella di Francia. .Mina guardava tutto con grande interesse e si stupiva che i francesi avessero tanto rispetto per le loro vestigia romane.Il giorno dopo, Xavièr la portò a vedere le scuderie, poco fuori città e le illustrò le prerogative dei vari purosangue, ripromettendosi di portarla a passeggiare in campagna, a cavallo d�una giumenta di buon carattere.La giovane scopriva un mondo di cui ignorava tutto e, vergognandosi , confessò al suo anfitrione di non aver mai cavalcato e di non possedere neppure l�abbigliamento adatto. �Per i vestiti, non c�è problema, acquisteremo oggi stesso quanto è necessario, per il resto�.c�è sempre una prima volta. Vedrai, è facile. Basta rispettare alcune semplici regole di sicurezza; non preoccuparti, ti sarò vicino�.Così, i loro rapporti si fecero sempre più cordiali ed intimi. Vivevano praticamente in simbiosi, dividendo il loro tempo tra lezioni di lingua che si svolgevano al mattino, passeggiate a cavallo che diventarono sempre più lunghe allorché Mina imparò a stare in sella convenientemente ed impegni serali fatti di balli o rappresentazioni ...
... teatrali.Fu tornando da una di queste, dopo aver visto �les prècieuses ridicules� di Molière che i giovani commentavano ridendo, che , senza neppure rendersene conto, Xavièr accompagnandola alla sua stanza l�abbracciò baciandola. Mina rispose al bacio con trasporto e, subito dopo, fuggì in camera rossa in volto e sconvolta nell�intimo più del dovuto. L�indomani, quando s�incontrarono di nuovo, fecero come nulla fosse accaduto ma, più tardi, nelle scuderie fuori città dove si erano recati per una passeggiata a cavallo, Xavièr la condusse sul retro delle stalle e senza una parola la baciò di nuovo, mentre con una mano slacciava la camicetta bianca di Gemma e tuffava il volto tra i seni della giovane.Quel poco di pudicizia di cui faceva sfoggio la nostra, frustato in volto da quel comportamento, reagì imporporandole il viso ma fu l�ultimo palpito del pudore morente. Il giovane continuò a spogliarla con ostinazione, finché non rimase con i seni al vento e le brache in disordine, calate a metà coscia che lasciavano libere ed in bella vista le mutandine di seta nera. Continuando a baciarla con impegno, egli la strinse a se, facendo aderire la turgida protuberanza del fallo al pube della donna. Restarono così per qualche tempo, godendo del reciproco contatto, poi l�avvicinarsi di voci e di passi, li costrinse a rimettere in ordine i vestiti. Procedettero senza parlare per il piccolo sentiero che conduceva alle stalle e, dopo poco, potevano concedersi una ...