Nymeria
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: MastroBaphomet
PARTE SECONDA - NYMERIARieccoci. Mi sono reso conto che è stato piuttosto scortese da parte mia lasciarvi senza dire cosa ci fosse scritto in quel biglietto. Quindi rimetto le mani sulla tastiera e vi racconto il seguito.Se non avete ancora letto la prima parte, però, vi consiglio di farlo prima di proseguire.Fatto? Ok, andiamo avanti: nel frattempo ho finito la tisana che Nymeria mi aveva tanto gentilmente portato poco fa, e mentre scrivo lei è sdraiata sul pavimento, ai miei piedi, sulla sua calda coperta di pile verde mela. Si, gliel�ho comprata volutamente di questo colore. La osservo per voi: è sdraiata a pancia in giù, i lunghi capelli sciolti le coprono il collare, ma so che c�è. Appoggiata sui gomiti, ed ha le gambe incrociate. Non vi nascondo che mi piace osservarla quando sta così e sfrega una caviglia contro l�altra...lo ha come vizio, soprattutto quando legge. E ora ha un libro davanti: sta studiando per l�esame di Fisiologia. La maglia le è risalita sui fianchi, scoprendo il sedere. Non è quello della famosa pubblicità degli slip �Roberta�, con le chiappe della Hunziker diciannovenne� però non è niente male. Fidatevi.Cerco di non fissarlo troppo (anche perchè altrimenti mi verrebbe in mente qualche modo per goderne, mentre invece mi sono ripromesso di lasciarla studiare, oggi, è un esame importante), e torno a raccontare.Cosa c�era sul biglietto, vi chiederete. Ok, vi tolgo la curiosità: ce l�ho qui, con me, ...
... nel primo cassetto della scrivania.�La prego. Non voglio che sia stato solo il gioco di una notte.Voglio che si prenda cura di me e che mi aiuti a diventare più forte ed a superare i miei limiti. Le prometto che farò del mio meglio. La prego...mi prenda per mano�Sotto, il suo numero di telefono. E la firma. Matilde.Aspettai. Sinceramente, non sapevo cosa fare. La differenza d�età era il primo pensiero. Poi non sapevo nemmeno in che città vivesse, e l�ultima cosa che volevo era una slave �a distanza�. Ho sempre considerato il virtuale come un antipasto al rapporto reale, ma un antipasto da consumarsi in fretta, che non doveva sostituire il banchetto principale. E poi, avevo avuto l�impressione che Matilde fosse una ragazza �che vale�, una con materia grigia e carattere. Se avessi accettato di prendermi cura di lei, non avrei potuto farlo alla leggera. Si sarebbe meritata tutto il mio impegno.Misi il biglietto in tasca e pensai a cosa fare. Una risposta la meritava a prescindere, ma quale? (si, facile per voi, che ora sapete come è andata. Ma al momento, per me, decidere non era così immediato).Presi il mio taxi per l�aeroporto. Controllo bagagli, colazione� niente, non le avevo ancora risposto. Arrivò il momento dell�imbarco. Spensi il telefono.Nelle due ore di volo, ripensai ai giorni precedenti. Alla ragazza curiosa che scende a chiedermi di spiegarle cos�è un Padrone. Che di soppiatto mi raggiunge all�alba per chiedermi come deve essere una schiava.Che vince i ...