1. Nymeria


    Data: 12/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MastroBaphomet

    ... suoi imbarazzi, che prova, che sperimenta.L�aereo atterrò. Accesi il telefono. Le scrissi.Le scrissi che avrei voluto parlarle a quattr�occhi. Che le avrei spiegato per filo e per segno cosa comportava quello che mi stava chiedendo, e che solo allora lei avrebbe potuto decidere voleva davvero affidarsi a me o meno.Probabilmente la mia risposta non era quella che si aspettava, ma non lo diede a vedere. Anzi, accettò di buon grado la mia proposta, e mi propose di vederci quello stesso sabato. Scoprii che non abitava lontanissimo da me, poco meno di un�ora e mezza di auto. Sarebbe stato il nostro �primo incontro� dopo l�hotel in trasferta, e nonostante qualcosa fosse già successo, non volevo schiacciare sull�acceleratore. Le dissi quindi che ci saremmo visti per pranzo. Le diedi l�indirizzo del ristorante che avevo scelto, un agriturismo sul lago in una cittadina che per lei sarebbe stata facilmente raggiungibile coi mezzi. Saremmo stati per tutto il tempo in mezzo alla gente, almeno per questo incontro. Volevo che si sentisse �al sicuro�, anche se aveva già dimostrato di fidarsi di me. Mi chiese se doveva prepararsi in qualche modo particolare, se avessi richieste (lei usò la parola �ordini�, ma era troppo presto per quel vocabolo) circa l�abbigliamento. Le dissi di non preoccuparsi, che ciò che volevo, per il momento, era che si sentisse il più possibile a suo agio.Nei giorni seguenti che precedettero l�incontro, ci sentimmo con regolarità, seppur con discrezione. Ogni ...
    ... mattina ricevevo il suo buongiorno (cosa che da allora &egrave sempre rimasta, tranne quando dorme da me o quando passiamo un weekend assieme da qualche parte). E verso sera, due battute sulle nostre giornate, senza accenni al possibile evolversi del nostro rapporto.E finalmente fu sabato.Ci eravamo dati appuntamento per pranzo, e come ritrovo, la stazione dei treni dove sarebbe arrivata lei. Io arrivai con un certo anticipo: la zona mi piaceva, e ne approfittai per fare due passi sul lungolago. Mi recai in stazione una decina di minuti prima dell�arrivo previsto del suo treno. Che, puntualmente, era in ritardo. Lei, comunque, non aveva mancato di scrivermi per avvisarmi.Il treno arrivò dieci minuti dopo l�orario previsto: decisamente accettabile, visto le medie dei nostri regionali. L�aspettavo all�uscita della stazione, davanti ad una piccola fontana in sasso. La vidi uscire, guardarsi attorno, poi procedere nella mia direzione. Il passo era deciso, il viso rosso. Mi chiesi se fosse per il sole o per l�ansia. Quando fu vicina, vidi le sue mani che tremavano e immaginai che non era solo il caldo a farle avvampar le guance. Anche stavolta, indossava un filo di trucco, ma i capelli erano sciolti. Mi colpirono subito per la lucentezza, un castano scuro dai riflessi ciliegio.Era una piacevole giornata primaverile, lei era arrivata in jeans, scarpe da tennis ed una tshirt colorata. Immagino che nella borsa avesse però anche un maglioncino.Io come di consuetudine indossavo un paio di ...
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