1. La mia dolce Prof. di Francese


    Data: 13/02/2018, Categorie: Etero Autore: Ste284

    ... immaginarsi che quella mattina qualcuno sarebbe andato a fargli una visitina con la lingua). Ad ogni modo fu abbastanza piacevole fare il mio ingresso dentro di lei con la mia lingua, entrare, uscire, girargliela per bene dentro, degustare il suo aroma e preparare per bene il territorio per quello che sarebbe poi entrato per quel pertugio. Qualcosa di dimensioni nettamente superiori a quelle della mia linguetta dispettosa. A quel punto era pronta, così presi il mio membro, ci sputai sopra per bene e glielo puntai sull’ano. La reazione mi stupì non poco, perché generalmente l’ano ha una contrazione quando sta per essere penetraro, o almeno tutti gli ani delle ragazze con le quali ho fatto sesso anale hanno reagito così alla presenza del mio glande sulla loro superficie. Invece il suo si dilató leggermente e non fece la minima resistenza (era una pratica a lei molto nota?). Comunque entrai con discreta energia e questo fece gemere Virginie abbastanza sonoramente, ma fu un gemito molto molto eccitante che ebbe un effetto afrodisiaco molto molto potente su entrambi. Così io iniziai a spingere come un toro in calore, con la foga di un verro e la rapidità di un coniglio. Le stavo scopando il culo in maniera indegna, gemendo sconsideratamente e baciandola, mordendola sulla nuca e sul collo. Andai avanti così per una decina di minuti filati, senza interruzioni o pause. Ad un certo punto esplosi letteralmente dentro di lei. Con gemiti inauditi la riempii del mio sperma, venni un ...
    ... sacco, una cosa allucinante. Ma non ero il solo, infatti ai nostri piedi si era formato un laghetto fangoso provocato dai nostri umori, dai suoi e dal frutto bagnatissimo del suo orgasmo quasi sincronizzato col mio che aveva prodotto anche una perdita discreta di urina da parte sua. Non mi era mai capitata una cosa simile, era un macello sul pavimento. Rimasi dentro di lei per qualche minuto, come un cane che aveva appena finito di montare la sua cagna aspettando che il nodo alla base del cazzo si sgonfi per poter uscire da lei. Così dopo poco mi sfilai, e pochi istanti dopo che uscii da lei un enorme fiotto di sperma marroncino le schizzò fuori dal retto, aggiungendosi a ciò che già era sul pavimento da prima. Lei spinse e un secondo fiotto marrone schizzò fuori mescolandosi con il primo. Ok, forse non era proprio giornata da sesso anale. Per fortuna lei aveva delle salviette umidificate in borsa così ci siamo potuti pulire entrambi, velocemente e a fondo. Il tempo di rivestirsi in fretta e di baciarsi ancora per qualche minuto, poi ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere entrambi, senza dire una parola o commentare ciò che era appena successo. Soprattutto visto e considerato il mix di imbarazzo, complicità e inadeguatezza della situazione che si era creata in quella stanza. Ad ogni modo entrambi gradimmo moltissimo e con nonchalance ci allontanammo a turno dall’aula, per non dare nell’occhio. È stata una giornata indimenticabile e decisamente gradevole. Da quella volta le ...