Michela e Silvia in un gioco bondage
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Lesbo
Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster
... avrebbero mica….. Ma prima di verificare le loro intenzioni diedero un lungo sguardo congiunto verso Michela. Lei li guardò entrambi con occhi già molli per il nuovo imminente piacere che la circondava in ogni angolo di quella stanza. “Hai visto, caro, ancora una volta non si è saputa trattenere quella scostumata, eccola dare di nuovo spettacolo davanti a noi.” Ci risiamo, pensò Michela, il gioco proseguiva, volevano ancora coinvolgerla in qualche strana situazione per aumentare il loro piacere che già pareva voler consumarsi. Stavolta non avrebbe più nemmeno simulato sorpresa per ciò che le andavano preparando perché sapeva già che qualsiasi cosa fosse stata le sarebbe piaciuta, così li anticipò sempre intenta nel suo gesto autoerotico: “Vi chiedo scusa, signori. Le mie mani non possono davvero resistere davanti all’ allettante spettacolo che mi state dando, perdonatemi se potete. E se proprio non potete vi scongiuro di non negare stavolta che le mie mani siano libere di vagare per il mio corpo, non potrei accettarlo e sono sicura che nemmeno il vostro ego erotico lo potrebbe.” I due amanti valutarono le sue parole avvicinandosi a lei e non staccando mai i propri corpi stretti in un abbraccio intricato. “In effetti gli argomenti dell’ imputata hanno una loro logica, non credi cara? Ella lega la propria possibilità di piacere alla nostra e di conseguenza ci stimola a dare il massimo, non sarebbe giusto negarle il piacere che noi stessi le provocheremo.” Silvia ora la ...
... guardava con occhi freddi e divertiti, mentre rispondeva a lui: “Si ammetto che il piacere è l’ unica cosa che non potremmo negare alla nostra imputata, ma c’è il pericolo che liberandola ella fugga. Non deve succedere, non trovi?” Chissà cosa andava progettando adesso quell’ affascinante vipera, meditò Michela, la stava occhieggiando con malignità. La riteneva responsabile di aver interrotto quel duetto con Giulio, e ce l’ aveva con lei. Di questo Michela ne provava ulteriore piacere. “Faremo in modo che possa godere dei nostri sollazzi e nel contempo non possa essere tentata di parteciparvi direttamente.”, ribattè lui. “Ottimo, avvocato, io propongo di legarla ben stretta, non voglio correre alcun rischio”, disse lei sorridendo crudelmente a Michela che la guardò quasi con riconoscenza, ogni nuova parola di lei non faceva che aumentare il suo desiderio di sentirsi in loro potere purchè non le negassero il piacere. “Si abbiamo qualcosa che fa per lei, cara. Mi pare siano nel secondo cassetto in basso della scrivania. Vorresti prenderle per cortesia?” “Subito, mio caro. Approvo la tua scelta.” Nel frattempo Giulio liberò la mano sinistra di Michela dalla seta che ancora la intrappolava, per la prima volta dopo un’ ora era completamente libera, anche se le sembravano passati secoli. Lei si liberò rapidamente della camicetta e si sfilò la gonna rimanendo solo con le sue mutandine abbassate sulle cosce in una posa da studentessa di prima liceo ai primi approcci con le proprie fantasie ...