1. Michela e Silvia in un gioco bondage


    Data: 13/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Lesbo Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster

    Michela spense il pc dell’ ufficio assai presto quella sera, era stata una giornata che, come tante altre in quello studio, non le aveva richiesto un impegno particolare. Da qualche giorno le sue incombenze professionali non le davano davvero pensiero, e anzi erano proprio i pensieri che questo vuoto lavorativo produceva a rimescolarle l’ animo come mai le era accaduto prima d’ allora. Si guardò le calze a rete a intreccio per trovarvi qualche improbabile smagliatura e diede un occhiata agli scarponcini griffati col tacco basso che portava da qualche tempo, domandandosi perché e in quale modo si fosse convinta a non indossare più i suoi amati texani originali che d’ inverno erano un suo marchio di garanzia per la sua immagine pubblica. Uscì e si avviò verso il metrò quando ancora non erano le sei di sera.Quel giorno in ufficio era stata sola fin dal primo mattino e un sottile senso d’ angoscia si era fatto strada nella sua mente nonostante le molte telefonate di lavoro non la lasciassero mai veramente sola. Capiva che la sua ansia derivava dal fatto che avrebbe voluto che loro fossero lì assieme a lei, perché tra tutti i pensieri che le affollavano l’ animo inquieto il più impellente era sapere dove loro fossero e soprattutto sapere quando li avrebbe rivisti.Era stata assunta come collaboratrice nel piccolo studio legale da appena un mese, ma gli eventi che in questo breve lasso di tempo erano successi, anzi LE erano successi come si stava abituando a pensare, non erano ...
    ... proprio quelli che si sarebbe aspettata da un esperienza professionale da cui si attendeva molto in termini di dare e avere a livello formativo.Al primo colloquio si presentò in un look abbastanza sobrio per quanto glielo permettesse la sua fisicità che non passava di certo inosservata. Gli immancabili texani le fasciavano le gambe tornite al punto giusto ma piuttosto snelle, come rivelava anche l’ ondeggiare della gonna verde oliva sopra il ginocchio. Aveva deciso per una camicetta bruna non molto aderente invece di un maglioncino scuro più adatto alla circostanza e alla stagione, ma sapeva bene quanto solitamente la imbarazzasse ad un primo incontro il suo seno più che abbondante una volta racchiuso e stretto in vesti troppo attillate. I lunghi capelli castano scuri raccolti in una semplice coda le davano un aspetto abbastanza professionale e poco incline alla tentazione della seduzione. Era piacente in viso e sapeva di esserlo, ma di quella bellezza più popolana che raffinata, non avrebbe mai posato per un provino di uno stilista ma in compenso attirava a sé in ugual misura l’ attenzione di uomini e donne ammirati dalla sua indubbia femminilità che uno studioso d’ immagine avrebbe definito “mediterranea”.Venne ad aprirle un uomo di media età, alto e leggermente brizzolato, la cui voce maschia e i modi diretti non mancarono di darle quel primo click positivo nella sua esigenza di fotografare mentalmente questo nuovo possibile soggetto di convivenza quotidiana. Non si poteva dire ...
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