Michela e Silvia in un gioco bondage
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Lesbo
Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster
... volta che lo faceva con lui.Quando tornò verso le due era sola in studio, come ormai solito i due soci solevano intrattenersi più a lungo a pranzo. Entrò nell’ ufficio di Silvia per prendere certi documenti, e ancora una volta fu sorpresa dalle circostanze. Il frustino nero era là sopra la sua scrivania, nell’ identica posizione in cui lo vide la prima volta la settimana precedente. Era passata più volte di là durante la mattinata, ed era certa che non vi fosse. Stavolta si, ne era sicura, niente più dubbi. Ma non se l’ aspettava, era questo che ora le tormentava la mente. Avrebbe voluto prevedere le sue mosse, le loro mosse, perché nei giorni si era comunque fatta strada nella sua mente la convinzione che qualcosa di strano doveva esserci in quella donna, mentre di lui ancora aveva un immagine troppo vaga. Era forse succube di lei? Non si curava delle stranezze della sua cara mogliettina? Difficile per lei darsi una risposta, dopotutto c’ erano una quindicina d’ anni di differenza tra lei e la coppia e non avrebbe forse capito quali e quanti vincoli di complicità o d’ indifferenza reciproca potevano esistere in un legame che, pensava, doveva essere di lungo corso. Anche se sapeva che si erano sposati solo tre anni fa la foto di lei sulla scrivania di Giulio risaliva ad almeno una decina d’ anni prima, questo era evidente. Mise in preventivo nuovi pensieri e riflessioni per le prossime serate, ma ora l’ unica cosa da fare per non pensarci più era gettarsi sul lavoro, e ...
... questo non le mancava davvero lì dentro.Il pomeriggio scorse piuttosto tranquillo, quando Giulio e Silvia tornarono si chiusero nello studio di lei per un esame di un importante causa da svolgersi l’ indomani in tribunale. Nel contempo Michela era andata un po’ avanti con altri lavori ed ora le sarebbe servito un input per continuare, avrebbe preferito lavorare in gruppo quel giorno. Le pareva per assurdo che quei due si fossero messi d’ accordo per metterla nella condizione di pensare e di rimuginare su qualche cosa proprio quel pomeriggio. “Non divagare fuori dalla realtà Michi, non è successo nulla e lo sai. Fa la brava ok?” pensò mentre si guardava nell’ elegante specchio settecentesco che dominava il corridoio d’ ingresso allo studio, unico superstite dei fasti di un signorile palazzo d’ epoca.Intanto nell’ ufficio di Silvia l’ importante riunione dei due soci proseguiva con grande solerzia. Come amava fare nei momenti d’ intimità con lui Silvia si era accoccolata sulla poltrona tra le sue braccia, era la posizione che preferivano durante i loro dialoghi intimi diurni, sia che fossero in una stanza chiusa come ora sia che fosse una limpida giornata di primavera e si trovassero in qualche anonima panchina di un deserto parco pubblico.“Allora che mi dici della nuova silhouette della nostra tirocinante? Se avessi voluto essere sincera con lei le avrei riversato un fiume di complimenti per la scelta dei capi, ma ovviamente non le ho dato questa soddisfazione” “Ovviamente ...