Quando mi scopai due ingenui ragazzi di paese, ovvero, L'origine du monde.
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Semiramis
... solo in quel momento e a distanza di anni. Le regole erano ben precise e mi spiegavano sempre che almeno una volta nella vita i maschi lo facevano e precisavano che "non era da gay" se fatto secondo il canone previsto. Era per temporeggiare in attesa di altre mani. Io me lo facevo sempre raccontare facendo la civetta e poi rammentavo tutto nei miei primi momenti di intimità. Intanto la situazione prese a riscaldarsi, i due continuavano la sega e io mi bagnavo, il clitoride mi batteva come un metronomo ai colpi di sega vicendevoli dei due. Non potevo farmi sfuggire quell'occasione, ma non potevo irrompere. Dio! Quanto era infuocata la mia fica! La accerezzai appena, non resistevo più, la toccai per darle sollievo. Poi... un lampo di fortuna, era la mia unica speranza. Qualcosa aveva disturbato i due ragazzi che, infatti, si stavano rivestendo velocemente per controllare, speravo. Senza pensarci molto mi allontanai un po' dall'entrata del chioschetto. Mi sfilai il leggins, che prontamente si impigliava con la punta delle scarpe da trekking Domyos mi accovacciai e grazie alla natura, direi, iniziai a farmi una lunga pisciata, come sappiamo farcela noi donne. Calda e interminabile e ovviamente con le gambe spalancate verso l'entrata. I visi di quei due ingenui ciaulani alla vista della mia rigogliosa passera forse non li dimenticherò mai. Aprirono la porta e restarono lì, impalati, a guardarmi e io, pessima attrice, feci finta di non accorgermi di loro. Mi girai di spalle per ...
... raccogliere il leggins e mi esibii in una sozza pecorina, di quelle che neanche nei dozzinali e scontati porno degli anni 80' se ne trovano. Poi rivestendomi "feci caso" alla lora presenza -Oh che imbarazzo, scusatemi ragazzi, ma sapete per noi donne non è facile trattenerla...- -Si...signorina sc...scusi lei- A quel punto mi inervosii, neanche una battuta, un velo di malizia. Nulla! -Insomma ma siete tonti, sapete farvi solo le seghe voi due- Si guardarono negli occhi e io stanca di loro mi avvicinai. Mi abbassai di nuovo il leggins e li invitai a toccarmela. -Che aspettate, toccatemi la fica su- Timidi cercavano di tastarmi con le dita, presi la mano di uno di loro, pieno di ricci castani, e me la portai sulla passera, mimando godimento col viso. -Possiamo dentro?- - Oh, sì venga, è il vecchio chiosco di mio padre, ci vengo con gli amici- Lo vidi assaggiarsi la mano, non so quanta fica avesse visto prima di quel momento. -Faccio un po' di porno per voi qui sul divano, e voi fate quello che facevate prima- -Non possiamo con lei?- -Prima voglio vedervi, voglio farvi scoppiare le cappelle- Mi avvicinai e gli presi i pacchi tra le mani, timidamente mi toccavano il culo. Avevano mani pesanti e poco curate, tipiche dei ragazzi che lavoravano nei boschi di faggio di Ciaulà, ma avevano bei visi giovani. Erano impacciati ma mi piacevano, tirai fuori i loro cazzi. Belli, duri e vigorosi. Non erano molto lunghi ma in compenso erano spessi e nodosi. Come i rami di faggio, pensai. Li ...