1. Sfavillante ritrovo


    Data: 13/02/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Che insolito e strampalato modo d�iniziare una giornata, dal momento che fra le numerose pratiche da sbrigare dal notaio che girano nel mio cervello, c�&egrave davanti agli occhi questo splendido sole, poiché essendo docile e malleabile riduce la leggera ed alquanto eccezionale nebbiolina odierna. Questo mio splendido mondo, confuso, incastonato e perso nell�incantevole, magica e suggestiva Sardegna, perché &egrave bastata veramente questa scarsa nebbiolina per farci perdere di vista. Scusate, se nel frattempo tralasciavo gl�interpreti: io e Franca, in realtà io in persona insieme a Franca:�E� libero questo posto�. Perbacco, si vede eccome, in quanto c�&egrave un�intera fila vuota.�Sì, prego, faccia pure�.E� cominciato tutto così. Era una mattina di tarda primavera, che qui da noi non vuol dire un inizio d�estate, perché t�invoglia ad alleggerirti di qualche capo di vestiario. Ero seduto riflettendo in quell�ufficio dal notaio sulle pratiche da terminare. A me, delle volte capita, non so se ci avete mai fatto caso, tuttavia la stragrande maggioranza del nostro ascolto &egrave dedicata e rivolta a ciò che ci s�aspetta d�udire così come di vedere, il resto lo escludiamo, perché abbassiamo inevitabilmente sia la ricettività quanto la sensibilità dei nostri sensi. Nella sala d�attesa di quello studio notarile numerose persone aspettavano il loro turno, vicino al mio posto c�era una signora che attendeva per entrare, in definitiva quest�ultima accanto a me trova il modo di ...
    ... parlarmi:�Mi scusi, mi passa gentilmente quel pieghevole, sì, quello lì sul tavolino accanto. Grazie, lei &egrave gentilissimo. Adesso dovrebbe toccare a lei�.�Lei?�.�Sì, lei� - in quell�istante mi guardo intorno.�Veramente pensavo d�essere venuto da solo� - e frattanto sorride.�Non lei� - intendevo, lei, cio&egrave tu� - indicando me con il dito.�Bene, mi dia del tu, &egrave così bello�.�Anche tu però�.�Piacere di conoscerti� - con la mano tesa e aperta.�Io sono Franca� - però adesso non mi dire mano.�Che carina, questo gesto lo fai spesso?�.�Che cosa?�.�Il chiamarti da sola�.�No, mai�.�Me l�hai appena detto. E ti lasciano fuori tranquilla?�.�Scusami, però non ho capito�. Riattacco con calma:�Vorrà dire, che vai in giro chiamandoti da sola. Non &egrave che se ne vedono poi tante in giro come te�. Adesso ride:�Adesso ho capito�. In tal modo esordisco anch�io:�Sì, ma certo, era soltanto un modo accennato e semplice per rompere il ghiaccio. Sai che cosa ti dico?�.�Che cosa?�.Appena avrai terminato, t�offrirò giustappunto un buon gelato qui vicino, producono dei gelati che sono la fine del mondo. Io t�aspetterò qui�.�Sei matto?�.�Dai, facciamo un�altra volta� - infine persuasa lei mi segue e accetta l�invito.�Non ti conosco nemmeno�.�Non ci si distingue né ci si conosce giammai quanto basta, se non davanti a un magico cono�.Sul più bello del dialogo la segretaria chiama Franca invitandola a entrare, dal momento che &egrave arrivato il suo istante. Dopo aver sbrigato le sue pratiche ...
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