Sfavillante ritrovo
Data: 13/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... d�ufficio ci ritroviamo uno di fronte all�altra, seduti fuori dal bar per adocchiare tutta la gente che passa nel viale:�Scendiamo verso il mare, ci sarà poca gente, così facciamo due passi per conoscerci meglio. Guarda, per non impaurirti lascio qui la mia macchina, vengo con te sulla tua� - abbozzo io.�Va bene, facciamo così, nessun problema�.Ci dirigiamo verso il parcheggio, salgo sulla sua autovettura dove trovo un disordine immenso:�Scusami per il disordine, io praticamente in quest�auto ci vivo�.�Ci vivi male però� - mormoro io, tirandola su con un sorriso.�A me piace così, perché sembra vissuta� - mi espone, spiegandomi che percorre più di cento chilometri al giorno.�Io lavoro, o meglio partecipo con una compagnia di telefonia mobile, mi pagano a percentuale sui contratti aziendali che faccio. Ecco, guarda, siamo arrivati�.�La lascio qui, tanto siamo praticamente gli unici�.Una lunga fila di lampioni illumina la spiaggia, perché metà del litorale è un alternarsi di sabbia e di scogli, il mare è placido e piatto, io sto fermo come un cretino squadrando in fondo l�orizzonte, tra i riflessi della luna nell�acqua e le piccole imbarcazioni ferme in quest�inchiostro scuro:�Come mai ti sei bloccato?� - mi riferisce lei incuriosita.�No, niente di speciale, guardavo unicamente il mare. Lui ha sempre quest�esclusiva autorità e quest�inedito potere su di me�.Lei s�avvicina, è qui accanto a me, capto lucidamente il suo intimo profumo salirle dalle gambe, dato che ...
... inizia chiaramente il suo periodo fertile, perché credo che l�abbiano sentito pure i miei ormoni, per il fatto che inizia a svilupparsi una strana attività nel mio sangue. Là io le afferro il polso, l�avvicino a me, la guardo negli occhi, in quanto lei è a metà tra il panico e il contatto della mia faccia, dopo la contemplo negli occhi per un istante abbastanza lungo, poi la lascio e vado saltellando tra gli scogli, lei rimane un attimo incerta e tentennante, diciamo che ci sperava, poi mi segue. Ci fermiamo vicino nei pressi d�una piccola insenatura scavata nella roccia, l�acqua si perde e ricompare da diverse aperture lavorate in lunghi anni d�attività, molto più agitata è invece l�attività interna di lei, poiché è in scompiglio, è realmente combattuta e travagliata.Il suo sangue ormai è sveglio, scorre fluido inondandola, mischiandosi opportunamente assieme a questa frescura marina carica di profumi, io sento le sue vibrazioni tutte intorno a me. Io, invero, molto più semplicemente sono quasi in visibilio dinanzi a questi giochi d�acqua, un po� come fossi un ragazzino al mare per la prima volta, lei si è chiaramente infastidita di stare qui a scrutare il mare, visto che mi spinge un po� quasi per farmi perdere l�equilibrio. Sì, ho capito, bisogna finire il lavoro iniziato, ovviamente devo afferrarmi al suo braccio trascinandomela in questo nuovo equilibrio a due, questa volta non sto fermo, sfioro le sue guance con le mie, lascio che il ...