Un avvenimento inconsueto
Data: 17/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io mi trovo precisamente presso la stazione ferroviaria di Messina nella settimana di Ferragosto, insomma ho qualche giorno di ferie per andare a conoscere un simpatico indiano che abita nei pressi di Macerata, per il fatto che si dichiara innamoratissimo di me. Devo ammettere che dopo un periodo di sesso molto debole e velato ho veramente bisogno d�una notevole e ragguardevole avventura che mi sconvolga rimescolandomi in maniera conforme. Il fatto è che non sono molto entusiasta, tenuto conto che nell�ultimo periodo sto sbiadendo come una vecchia fotografia, è vero, non ho certo l�insolenza né la sfacciataggine della mia amica siciliana, però anch�io con il mio fascino indiano colpisco e sbalordisco costantemente.Sono attualmente concentrata e profondamente immersa nei miei pensieri, poiché sto leggendo il giornale in testa al binario. Ho indosso i sandali, la camicia ricamata e i jeans stretti, con i capelli neri sciolti assieme a un abbondante trucco intorno agli occhi di colore blu, giacché forse è una tenuta troppo sgargiante per una femmina come me convertita rapidamente al ruolo di badante. Certamente ci vorrebbe un�avventura più magica e più provocante, perché di questa prospettiva che ho effettivamente bisogno, non d�altro. Alzo sennonché lo sguardo con la sensazione d�essere costantemente osservata per il mio aspetto insolito, eppure stavolta la sensazione è concretamente e realmente forte, perché chi è che mi guarda e mi gira attorno? ...
... Il tempo di chiedermelo, giacché mi trovo davanti un uomo giovane dall�aspetto molto bizzarro anche per me, lui ha i capelli neri, la camicia di color arancione e una riga di polvere colorata in mezzo alla fronte, tutto ciò sopra un viso da film che mi ricorda uno dei miei attori preferiti del cinema nel sud dell�India, poiché avvicinandosi con un largo sorriso mi chiede gentilmente in buon inglese:�Scusa, sai dove si trova il tempio indiano di Roma?�.Io esco fuori di colpo dai miei pensieri così come scossa da un inedito lampo: potevo chiedere di più da una breve attesa alla stazione? Totalmente ignara e sprovveduta dove possa trovarsi tale tempio dichiaro con un sorriso un po� stupido esponendogli:�So che c�è, però non saprei dove di preciso�.�Tu sei indiana però, non è vero?�.�Sì, certo, da parte di mio padre�.Io mi rendo conto che di fronte ho una faccia alquanto attraente, poiché non riesco a organizzare adeguatamente i pensieri, per fortuna lui prosegue con il discorso:�Io t�ho notata subito e così ho pensato che se prendessi il mio stesso treno potremmo fare il viaggio insieme, in tal modo m�aiuterebbe per non sentirmi spaesato�.Io approvo sperando che vada avanti, tuttavia anche lui ha l�atteggiamento un po� confuso e semplicemente ingenuo, perché ripensando al tempio non credevo ce ne fossero più in giro, almeno non di quelli autentici rimugino dentro me stessa. Viaggiamo insieme fino a Roma nella sala ristorante, perché i nostri posti non erano vicini e ...