Federica 6
Data: 18/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Italy456987
Luca prese l’iniziativa e disse
“in ginocchio, talloni sotto il culo”
Io lo feci e loro si alzarono e mi vennero intorno e mi ritrovai due cappelle poggiate ai lati della bocca e due sulle guance senza muoversi e anch’io rimanevo fermo inebriato da quei profumi.
Era troppo forte la voglia di aprire la bocca e sentire il sapore di quei bastoni bollenti, ma finora avevo solo fatto una penitenza tra amici, anche se mi avevano già messo un dito nel sedere e io non mi ero opposto…anzi….. ma se adesso li avessi baciati senza che neanche me lo avessero chiesto, equivaleva a dire : “sono succube del cazzo, basterà mostrarmelo e sarò ai vostri piedi” che in realtà era la pura verità, ma cercai strenuamente di dissimulare la mia vera natura rimanendo lì, immobile con quattro cappelle poggiate sul mio viso.
Era una situazione surreale, nessuno si muoveva e sentivo la leggera pressione di quei membri caldi che vibravano di eccitazione sulle guance e sulle labbra, e io fino a ieri non avrei mai creduto di soffrire così dal desiderio di avere un cazzo in bocca……. ma cosa mi era successo?
Perché non mi ordinavano di leccarli? Avrei obbedito immediatamente…invece niente…silenzio.
Sentivo anche il mio uccello vibrare dall’eccitazione e, mentre pensavo che comunque farsi appoggiare quattro uccelli sul viso e stare lì fermo immobile senza protestare, non era molto diverso dal mettermi a succhiarli, l’istinto prese il sopravvento e tirai fuori la lingua e detti una leccatina ...
... fugace alle due cappelle appoggiate alla bocca sfiorandole quasi contemporaneamente.
Loro reagirono subito avvicinandosi e appoggiando i due glandi tra di loro e premendo un po’ sulle mie labbra.
Quando tirai fuori la lingua di nuovo, sentii distintamente la loro forma e il loro sapore.
Ero solo con quattro membri come se non ci fosse nessuno attaccato a loro; ne presi in bocca uno giusto il tempo per sentire la forma della ciliegiona e subito imboccai l’altro, apprezzando le differenze di forma e di sapore, ma erano tutti bellissimi, caldi, duri, lisci e vibranti e avevano anche le goccioline che mi piacevano tanto da leccare.
Girando di più il collo presi in bocca quello appoggiato alla mia guancia e poco dopo quello dall’altra parte….questo era bello grosso, sentivo che per accogliere la cappella dovevo aprire ancora di più le labbra…chissà di chi era……non riuscivo a distinguere i padroni di quei cannoli caldi ma li succhiavo a rotazione cercando di accontentare tutti nel limite del possibile.
Intanto li cercavo con le mani, massaggiavo a caso quello che mi capitava a tiro e dopo un po’ non capii più quale avevo in mano e quale in bocca ero pieno di uccelli!!
Ormai ero assetato di cazzo e tutti gli sforzi fatti fino a qualche minuto prima per darmi un contegno, a questo punto apparivano ridicoli
L’unica cosa che avevo capito era che il cazzo alla mia destra era proprio più grosso e anche più lungo e sicuramente ricevette qualche leccatina in più degli ...