Era il mese di giugno...accadono fatti nuovi
Data: 19/02/2018,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Gay / Bisex
Autore: bucatino, Fonte: xHamster
Agosto passò in fretta i primi di settembre ero tornato a casa e di notte spesso ripensavo a quella sera, mi tornava il desiderio e la voglia di riprovare quelle sensazioni che avevo creduto di dominare di sopire e dimenticare mentre, mi accorgevo, erano rimaste li, dentro di me in attesa di esplodere e adesso chiedevano con forza di essere soddisfatte.Il giorno dopo decisi che sarei tornato alle giostre, dove quella sera cominciò tutto. Non avevo piani precisi ma i miei amici una volta mi dissero che i vialetti limitrofi alle giostre, erano frequentati da uomini in cerca di ragazzi.Attesi il pomeriggio e rifeci la stessa strada di due mesi prima. Quando il bus si fermò al capolinea al Piazzale dell’Agricoltura scesi e mi avviai per il viale dell’Agricoltura, sboccai nel viale delle Tre Fontane e arrivai davanti alle giostre, entrai dentro e ne ebbi un’impressione diversa, mi accorsi che osservavo le cose e le persone con altri occhi e con altre aspettative, in un certo senso avevo perduto quella visione spensierata che accompagna l’adolescenza. Bighellonai per le giostre senza una meta precisa poi mi stancai e decisi di tornare a casa ma pensai di percorrere i vialetti che attraversavano il parco, in realtà ero andato li proprio per quello, ma non volevo ammetterlo, e così mi dissi che avrei fatto solo un giro li intorno e se non succedeva niente sarei andato via.Avevo cominciato a camminare ritornando sui miei passi, ripercorsi la strada all’indietro per il viale delle ...
... tre fontane e risalii per il viale Romolo Murri semideserto, vedevo le macchine passarmi accanto e mi sembrava che le mie intenzioni le avessi scritte sulla fronte e tutti potessero vederle.Si mi vergognavo e non capivo bene cosa stessi facendo in quel posto triste. Stavo girando per i vialetti da una mezzora, cominciava a fare buio ero stanco e mi appoggiai alla staccionata di legno che separava il marciapiedi dal pratone con i boschetti di lecci e pini mediterranei.Benché fosse ancora settembre le giornate si erano accorciate, guardai l’orologio erano appena le sette di sera ma era già buio. Mi accesi un’altra sigaretta e mi dissi che finita quella sarei andato via.Stavo pensando a questo nello stesso istante in cui una Mercedes color crema ,vecchio tipo si accostò con un fruscio e si fermò. Rimase ferma così senza che accadesse nulla, sentivo il cuore in gola per l’emozione, poi un finestrino si abbassò e vidi la persona dentro che mi faceva cenno di avvicinarmi. Gettai la sigaretta in terra e mi avvicinai allo sportello e vidi che alla guida c’era un uomo anziano piuttosto asciutto con un viso affilato capelli bianchi corti ben curati. Mi squadrò per un momento poi mi disse – Vuoi salire? – Feci un cenno affermativo, mi facevano male i reni dall’adrenalina che avevo in circolo, aprii lo sportello e mi misi a sedere al suo fianco.La macchina ripartì con un fruscio, silenziosa, imbocco il viale delle Tre Fontane lo percorse tutto poi girò a destra e dopo un po girò ancora a ...