I vicini del mulino bianco -1- io
Data: 20/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: gigione66
Prendo spunto da tre elementi: Vicina attizzante, abitare in campagna, lavori domestici.
Questo il risultato della mia fantasia, nel senso mi piacerebbe realizzarla e la vorrei così.
Abito in periferia in una casa con giardino. Confinante c’è una bella e grande casa circondata da un ampio appezzamento di terreno, una ex colonica ristrutturata molto bene che assomiglia al mulino banco della pubblicità.
Ci abita una famiglia composta dal marito, che lavora molto all’estero, la moglie e due figli grandi che non sono quasi mai in casa. La moglie non lavora, evidentemente il marito guadagna bene, ed è praticamente sola in quella grande casa isolata. Speso fa jogging per i viottoli di campagna.
A me piace curare il giardino, gli dedico molto del tempo libero e spesso mi si può trovare lì. Inoltre mi piace il fai da te e svolgo un sacco di lavori di manutenzione in casa e fuori con quasi tutti gli attrezzi possibili.
Anche la mia vicina cura personalmente il suo grande giardino, ma capita che abbia problemi a fare i lavori più pesanti o che richiedono attrezzi particolari e qualche volta mi chiede un aiuto. Ci conosciamo da una vita e un favore tra vicini non si rifiuta mai. Ogni tanto mi arriva una bottiglia di vino per ricompensa.
-Sei sempre gentile e disponibile e non vuoi mai essere pagato- è il suo solito ritornello.
-Pagarmi? Figuriamoci, tra vicini non si guarda queste cose- la mia classica risposta.
Già…la mia vicina…
50 anni abbondanti, una ...
... stangona di 1.90, rossa di capelli con occhi verdi, carnagione chiara con qualche lentiggine e un po’ di rughe che le danno un’aria vissuta, magra, fisico tonico, seni piccoli ma appuntiti e un culo da favola che una volta un amico in comune definì con grande enfasi “il più bel culo della città, da vedere e da usare”. E pare che in gioventù gli piacesse usarlo. Quel gruppo di amiche era ben conosciuto.
Quella frase mi è sempre risuonata in testa, soprattutto da quando si è trasferita nel “mulino bianco” qualche anno fa. Nonostante ciò mi sono sempre peritato a fare qualunque proposta, giudicando troppo rischioso essere vicini di casa.
È tarda primavera, sabato pomeriggio.
Sto passando il giardino con il tosaerba ma il caldo si fa sentire quindi sono a torso nudo con pantaloncini corti. Così rinforzo l’abbronzatura per l’estate, anche se ho già un bel colorito moro. Con la coda dell’occhio vedo lei che si affaccia fuori di casa, guarda nella mia direzione poi rientra. Una, due, tre volte e infine si decide avviandosi verso di me che imperterrito continuo il lavoro facendo finta di non averla vista.
Mi aspetta sul confine a ridosso della siepe e quando arrivo in quel punto si sbraccia per farsi vedere. Porta shorts e una maglietta corta che con lo sbraccio si alza fino al torace.
Un lampo mi coglie, non ha il reggiseno (e peraltro non ne avrebbe bisogno).
Mi fermo, spengo il tosaerba, asciugo il sudore con uno straccio che avevo in tasca e mi avvicino a lei con ...