102 - Mamma Lucrezia contro tutti - La festa della sborra
Data: 20/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Mariella mi era ormai entrata nel sangue, oltre ad essermi entrata con la sua mano interamente nella figa. La sera, dopo cena, in casa sola soletta, guardai distrattamente i programmi in televisione e non riuscii a capirci nulla. La mia mente da ninfomane incallita, mi suggeriva continuamente immagini e flash di quanto successo nel pomeriggio. Vedevo la forma del gigantesco cazzo di Mattia, poi la figa di Mariella, i due amanti che godevano l�uno dell�altra, percepivo ancora il mio buco del culo sfondato e dolorante. Ad ogni immagine la voglia, partendo dal mio cervello, confluiva in modo massiccio fra le mie cosce e si addensava dentro la mia vagina vogliosa di sesso.Verso mezzanotte, spensi tutto e me ne andai a letto. Dormii pesantemente, stanca delle evoluzioni pomeridiane, piombai come un masso e mi svegliai al mattino verso le dieci, con gli occhi appiccicati e ancora dormienti. La doccia fresca mi risvegliò e approfittando che era sabato e che non avrei lavorato, mi dedicai con tutta calma alla cura del mio viso e del mio corpo. Poi mi vestii, scegliendo l�abbigliamento più consono alla calda e umida temperatura estiva. Optai per un vestitino a mezza coscia, bianco, di lino leggero e fresco che mi infilai senza aggiungere alcun altro indumento intimo. Uscii quindi dalla mia camera e con la massima cautela sbirciai in quella dei ragazzi. Il buio assoluto e i loro respiri regolari, mi segnalarono che ancora stavano beatamente riposando. Così mi affaccendai a ...
... riordinare e a spolverare per bene la casa, preparai poi un antipasto con gli asparagi che tanto piaceva ai miei ragazzi e della pasta all�arrabbiata che molto piaceva a me. Quando fu tutto pronto apparecchiai la tavola e poi andai ad aprire la porta della cameretta dei miei figlioli ed entrai sollevando le veneziane. Un borbottio unanime accolse la luce del sole che improvvisamente illuminò a giorno la stanza. Dormivano entrambi sul lato sinistro e assieme si girarono supini. Che meraviglia l�universo maschile!!! Le lenzuola bianche formarono immediatamente due cucuzzoli sporgenti tipo Monte Bianco. Anche la protuberanza dalla parte di Giancarlo era abbastanza sporgente, significava quindi che anche il mio bambino più vecchio era ben messo in quanto a cazzo. Mi accorsi che mi ero imbambolata a confrontare le loro dotazioni e scostai lo sguardo verso la porta dicendo loro che era quasi mezzogiorno. Ritornai in cucina e attesi che si preparassero. Dopo una buona mezzora, intervallata da alcuni miei richiami e solleciti finalmente si sedettero a tavola. Dopo pranzo, mentre stavo ancora sparecchiando, il mio cellulare si mise a trillare. Era Mariella che mi chiedeva se le offrivo un buon caffè. Naturalmente le risposi di si e circa un ora più tardi sentii suonare il campanello e Giancarlo fu il più veloce ad andare aprire.Dalla cucina mi parve di sentire, oltre a quella di Giancarlo, anche altre voci maschili. Mariella, con una grossa borsa di plastica in mano, arrivò in cucina e mi ...