Maria
Data: 20/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: marcosala
... poltrona del mio studio e poterla ammirare all’opera, soprattutto quando la vidi inginocchiata sulla scala di legno che porta alla mansarda, mentre faceva la polvere dai gradini. Li allora osai, ed avvicinandomi da dietro comincia ad accarezzargli il culo. Lei subito se ne accorse e, istintivamente si alzò. “ No signor Marco per favore, non posso…” Mi disse. “ Ma dai, mi pare che quella sull’ascensore quando te l’ho appoggiato non ti sei levata, anzi …” “Si signor Marco, mi piace e mi piace anche lei come uomo ma oggi non posso, ho le mie cose…” “Però io no..” e risposi. Allora la feci sedere sul primo gradino della scala, mi abbassai le braghettine che indossavo e le porsi il mio cazzo già duro davanti alla bocca. Lei senza dire niente a parte un “ wwaao.. che bello” inizio a leccarmelo, prima sotto la cappella poi sopra, con una mano impugnava il mio cazzo e con l’altra mi massaggiava le palle e, alternativamente il buchino del culetto. Ad un certo punto si fermo, si tolse la T-Shirt e mi apparvero le sue belle tettone, una quinta abbondante, prese il mio cazzo e se lo infilò tra le tette e cominciò a massaggiarlo col le tette stesse. Dopo un poco mi disse: “Signor Marco vieni sul divano…” Chissà cosa voleva fare? Mi fece sdraiare sul divano, mi alzò le gambe fino alle spalle e cominciò a leccarmi il buco del culo. Waaoo… la sua lingua era un fuoco, passava dal culo alle palle al cazzo senza soluzione di continuità. Ad un certo punto vidi che si inumidiva le dita con la ...
... saliva, poi la sentii premere sul mio buchino… me le stava infilando, cazzo mi aveva messo due dita nel culo!! E se devo essere sincero la cosa non mi dispiaceva, anzi.. Ormai il mio piacere era al massimo, sentivo la sua lingua dappertutto, la sua bocca calda avvolgermi il cazzo e le sue dita stantuffarmi il culo, non ci volle molto per farmi sborrare, tutto in bocca, non ne lasciò uscire neanche una goccia, poi dopo venne verso il mio viso ed ancora con la bocca sporca si sborra cominciò a limonarmi, voleva farmi sentire il sapore del mio sesso. Un attimo di relax e ci ricomponemmo. Lei aveva ormai finito di fare i mestieri, prese la sua maglietta e mi salutò. “Buona sera signor Marco ci vediamo venerdì..” Cosa avrà voluto dire con quel “ci vediamo venerdì”?
Il venerdì pomeriggio successivo causa un appuntamento andato per le lunghe tornai a casa più tardi del solito, pensavo di non trovare più Maria. Invece mi accorsi che la casa era aperta, entrai e trovai la casa in ordine, tutti i mestieri erano fatti e Maria seduta sul divano. “Ciao Maria, come mai ancora qui?” “ Io ti stavo aspettando Signor Marco..” “ Come mai? Qualche problema?” “No signor Marco, io oggi non ho più le mie cose…” Accidenti, se questa non era una spudorata offerta di far sesso cosa altro poteva essere? Ebbi un attimo smarrimento per la sua affermazione ma subito dopo mi ripresi e senza dire niente le ficcai la lingua in bocca. Mentre la baciavo le palpeggiavo le tettone, poi cominciai a palpeggiarla ...